lunedì 23 settembre 2019
Picchiava e segregava le ragazze, poi fuggite con i fidanzati. La denuncia della scomparsa ha dato avvio all'indagine. L'accusa: costrizione o induzione al matrimonio, sequestro e maltrattamenti
Un fermo immagine dal video del matrimonio combinato: il camper dove erano tenute segregate le ragazze (Ansa/Polizia)

Un fermo immagine dal video del matrimonio combinato: il camper dove erano tenute segregate le ragazze (Ansa/Polizia)

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Un uomo, 51enne bosniaco, è stato arrestato dalla polizia di Pisa in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere perché avrebbe picchiato, maltrattato e segregato le due figlie fidanzate con uomini diversi dai cugini da lui prescelti e a cui le aveva già vendute. Si tratta della prima ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita per il reato di "costrizione o induzione al matrimonio", introdotto poco più di un mese fa con la legge 69/2019 meglio nota come Codice Rosso.

L'uomo, di etnia rom, è accusato di reiterate violenze, lesioni, segregazioni nei confronti delle figlie, di 21 e 19 anni. Le violenze, che risalirebbero sin dalla minore età per una delle due, non si sarebbero limitate a calci, pugni e pratiche umilianti, come quella del taglio dei capelli, ma spesso consistevano in veri propri periodi di segregazione nelle roulotte, dove le ragazze venivano cibate a pane e acqua. Le "punizioni" servivano a impedire alle due ragazze di frequentare i fidanzati che si erano scelte, diversi da quelli che il padre aveva indicato per loro ovvero due cugini del campo, con le cui famiglie aveva già intavolato una trattativa economica. Il prezzo pattuito per una figlia era fra i 12 e i 13mila euro.

All'inizio di agosto, l'uomo si era rivolto alla polizia denunciando la scomparsa delle figlie, che erano fuggite con i fidanzati da loro scelti. Forse per renderla più credibile, aveva denunciato anche la scomparsa della più piccola, di 8 anni, ritrovata segregata in una roulotte del campo. Proprio da quella denuncia erano scattate le indagini della Procura e della Polizia, che hanno portato all'arresto dell'uomo.

Una delle figlie aveva ceduto al ricatto del padre, che per telefono minacciava ritorsioni sui fratelli più piccoli, ed era rientrata a Pisa dove era stata costretta a sposare il cugino. Lo scambio di denaro avvenuto nel corso del matrimonio, al campo rom dove stazionavano le roulotte delle due famiglie, è registrato in un video intercettato su Facebook dalla polizia.

L'uomo è ritenuto responsabile di sequestro di persona, maltrattamenti, calunnia e costrizione e induzione al matrimonio.

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