martedì 20 novembre 2018
La Procura dei minorenni di Milano ha aperto un'inchiesta per lesioni aggravate e sequestro di persona. Gli aguzzini hanno postato su Instagram un video delle violenze
Foto di archivio Ansa

Foto di archivio Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

La vittima ha 15 anni, i suoi aguzzini sono ancora più giovani, frequentano la terza media. Ma non è uno scherzo quello che hanno compiuto sul loro amico, chiudendolo in un garage e torturato. È su questi fatti, accaduti a Varese, che la Procura dei minorenni di Milano ha aperto un'inchiesta: particolarmente gravi le accuse, sequestro di persona e lesioni aggravate. Le indagini sono coordinate dal pm Sabrina Ditaranto e dal procuratore Ciro Cascone.

Sulle indagini c'è il più stretto riserbo; da quel che è trapelato, però, si sta lavorando per ricostruire esattamente quel che è
accaduto e individuare le esatte responsabilità a partire da chi ha ideato il piano poi messo in atto la scorsa settimana dalla
'banda'. Al vaglio ci sono anche un video delle violenze postato su Instagram e immagini minatorie inviate alla stessa vittima
tramite i social.

Secondo quanto denunciato dalla madre, il 15enne sarebbe stato prelevato davanti a una scuola media di Varese da quattro ragazzini, più giovani di lui, che conosce solo di vista. Sarebbe poi stato rinchiuso per qualche ora in un garage, legato a una sedia con un filo elettrico e, oltre ad essere stato preso a secchiate di acqua e sapone, sarebbe stato picchiato con una spranga di metallo sui piedi. I quattro lo avrebbero poi minacciato con una mazza chiodata, con un coltello puntato alla gola e addirittura di farlo attaccare da due pitbull di un loro parente. Minacce che sono proseguite anche dopo che il ragazzo, che nel box ha perso anche conoscenza, è tornato a casa e in stato di choc è stato ricoverato in ospedale. E tutto questo in quanto i quattro, già identificati, volevano avere dal ragazzino, al quale è stato anche preso il cellulare, informazioni su un suo amico e che lui si è rifiutato di dare. Secondo l'avvocato della vittima si tratta di un debito non ripianato.

Oltre al sequestro di persone e alle lesioni aggravate, non è escluso che alla gang possano essere contestati altri reati.

È l'avvocato della famiglia della vittima, Augusto Basilico, a confermare che gli aggressori sono
"più piccoli, frequentano la terza media e li vedeva fuori dalla scuola quando andava a prendere il suo fratellino che frequenta lo stesso istituto". Per l'avvocato, il15enne "fatica a parlare ed è ancora sotto shock". Come ha spiegato l'avvocato, il ragazzino sequestrato e torturato "domani verrà rivalutato dal neuropsichiatra infantile. Ha preso tante botte, la prognosi per le ecchimosi è di quindici giorni e per il suo stato psicologico non abbiamo ancora previsioni".

Il minorenne, è stato ricoverato in Neuropsichiatria per cinque giorni. "oltre ai segni delle percosse, fortunatamente subite senza riportare conseguenze fisiche gravi - ha concluso l'avvocato - abbiamo a che fare con profonde ferite emotive".

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: