sabato 9 maggio 2020
La vittima è un giovane bellunese, trascinato a valle per oltre duecento metri. Salvo il fratello. I presenti non violavano divieti. Una slavina anche in Marmolada
Valanga sopra Cortina: un morto. In zona una cinquantina di scialpinisti

Ansa

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Una valanga si è staccata nella zona della Tofana di Rozes, nei pressi del rifugio Giussani, nel territorio di Cortina, nel Bellunese. Un giovane di 23 anni del posto, Tommaso Redofi, è morto, travolto dalla massa nevosa e trascinato a valle per oltre duecento metri, mentre il fratello Francesco, 27 anni, che era con lui si è salvato. Il corpo del giovane è stato recuperato a 2.550 metri di quota. A provocare il distacco, probabilmente è stato il repentino rialzo delle temperature, provocato dalla bella giornata di sole. Inoltre, secondo i soccorritori, la giovane vittima sarebbe uscita dal percorso più sicuro, tagliando troppo la linea di discesa e finendo su un tratto di pista molto impervio.

Secondo alcuni testimoni, le cui parole sono state confermate dal Soccorso alpino, nella zona vicina a quella dove è avvenuta la tragedia si trovavano diversi scialpinisti, almeno una cinquantina. In molti, infatti, stamane si sono recati sino al Rifugio Angelo Di Bona e da lì stavano sciando lungo il vallone della Tofana. Dopo aver a lungo perlustrato la zona, il Soccorso alpino esclude che altre persone, oltre ai due fratelli, possano essere state coinvolte nell'incidente.

Gli appassionati che si trovavano nei pressi della Tofana di Rozes non stavano, in ogni caso, trasgredendo divieti legati al coronavirus. L'attività motoria mantenuta attraverso in distanziamento fisico è consentita dal Dpcm del 26 aprile. L'ultima ordinanza emessa dal governatore del Veneto Luca Zaia, peraltro, contempla che l'attività sportiva venga effettuata fuori dal comune di residenza - all'interno della regione - se in questo non è possibile, con mascherina abbassata in solitaria e alzata quando si incroci un'altra persona.

Una seconda valanga si è staccata da Punta Penia, sul ghiacciaio della Marmolada. Dopo aver setacciato la zona del distacco, il Soccorso alpino, allertato da due scialpinisti, conferma che nessuna persona è rimasta coinvolta.

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