venerdì 19 maggio 2017
La norma era il primo punto all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri. Senza vaccini vietata l'iscrizione a nidi e materne (0-6 anni), ingenti sanzioni per la fascia d'età delle elementari
Vaccinazioni obbligatorie a scuola. Ecco cosa cambia
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Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che introduce l'obbligo delle vaccinazioni per l'iscrizione a scuola. I genitori già dal prossimo settembre dovranno avere vaccinato i figli, nella fascia di età da 0 a 6 anni, per poterli iscrivere al nido o alla scuola dell'infanzia. Altrettanto obbligatori saranno i vaccini nelle scuole dell'obbligo, cioè dai 7 ai 16 anni: in questo caso sono previste ingenti sanzioni, aumentate anche fino a 30 volte rispetto alle attuali, (ma non il divieto di iscrizione alla scuola) in caso di violazione della norma. In entrambi i casi, sia per gli asili che per la scuola, è comunque prevista la segnalazione delle Asl di bambini e ragazzi non vaccinati al Tribunale dei minori "per la sospensione della patria potestà".

Se ha dunque prevalso la richiesta del ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli (che sosteneva che la questione dovesse essere affrontata e limitata all'asilo, cioè fino ai 6 anni, pena la lesione del diritto all'istruzione), è durissima la linea voluta del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, impegnata da settimane sul fronte delle vaccinazione poiché "in ballo c'è la sicurezza e la salute dei nostri figli, su cui non possiamo più aspettare".

I vaccini obbligatori diventano 12

Dal morbillo alla polio, dalla meningite al tetano. Sono 12 i vaccini obbligatori cui i bambini dovranno essere sottoposti, pena la non iscrizione al nido e all'asilo e pesanti sanzioni (inasprite "fino a 30 volte") per i genitori dei non vaccinati dalle elementari in
poi. Si tratta dei vaccini contro polio, difterite, tetano, epatite b, pertosse, emofilo b, meningococco b e c, morbillo, rosolia,
parotite e varicella
. Si stanno mettendo a punto, ha riferito Lorenzin, "tutti gli accorgimenti tecnici per evitare difficoltà burocratiche alle famiglie e dare un percorso stringente a direzioni scolastiche e asl nell'applicazione della legge". Si prevede infatti (dai 6 anni in poi) che la scuola avrà l'obbligo di riferire alla Asl la mancata vaccinazione: la Asl a sua volta chiamerà la famiglia, e le darà qualche giorno per mettersi in regola. "Se ciò non avviene scattano sanzioni molto elevate, e questo ogni anno", ha spiegato il ministro.

Le segnalazioni dei dirigenti e le responsabilità dei genitori

A tutela dei più piccoli vengono stabilite anche nuove e pesanti responsabilità per gli adulti. Tocca innanzitutto al dirigente scolastico segnalare alla Asl competente la presenza a scuola di minori non vaccinati. "La mancata segnalazione - spiega il vademecum diffuso dal ministero della Salute - può integrare il reato di omissione di atti d’ufficio punito dall0art. 328 c.p.5". Il genitore o l'esercente la potestà genitoriale sul minore che violi l’obbligo di vaccinazione "è invece segnalato dalla Asl al Tribunale dei Minorenni per la sospensione della potestà genitoriale".

Nel caso facciano domanda d'iscrizione agli asili nido ed alle scuole dell’infanzia, pubbliche e private, minori che non abbiano fatto le vaccinazioni obbligatorie "il dirigente scolastico segnala, entro 5 giorni, alla Azienda sanitaria competente il nominativo del bambino affinché si adempia all’obbligo vaccinale". Nel caso siano presenti minori non vaccinabili per ragioni di salute toccherà sempre al dirigente inserirli "in classi nelle quali non sono presenti altri minori non vaccinati o non immunizzati", che abbiano cioè già contratto le malattie indicate. Circostanza che richiederà l'attestato del medico curante, "che potrà anche disporre le analisi del sangue per accertare che abbia sviluppato gli anticorpi".

Portafoglio vaccinale e multe (da migliaia di euro)

"Stiamo studiando tutti gli accorgimenti tecnici per evitare difficoltà alle famiglie e dare un percorso stringente alle scuole e alle Asl per l'applicazione della legge e nelle segnalazioni di rischio", ha spiegato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. "Ci sono dei nodi che tecnicamente stiamo cercando di risolvere: tu arrivi alla scuola dell'obbligo, 0-16 anni, all'iscrizione devi presentare il tuo portafoglio vaccinale, non un'autocertificazione. Se non sei in regola con le vaccinazioni, oppure sei in lista d'attesa, ti mettiamo sotto osservazione. Qualora non sei stato vaccinato, la scuola deve riferirlo alla Asl la quale ha l'obbligo di chiamare la famiglia, alla quale si dà un tot di giorni per vaccinare il ragazzo".

Per l'importo delle sanzioni si parla di migliaia di euro ciascuna: "Le sanzioni - ha ricordato Lorenzin - erano per la polio 150 euro, 258 per l'epatite B. Ora passano da 10 a 30 volte, sono parecchi soldi da dare ogni anno". In questo modo, ad esempio, le sanzioni per la polio salirebbero tra i 1.500 euro ed i 4.500 euro, mentre quelle per l'epatite B tra i 2.580 euro ed i 7.740 euro. "Poi stabiliremo anche la soglia della sanzione per il morbillo. Non sono sanzioni banali, ma importanti e servono a fare da deterrente. Ma accanto alla deterrenza c'è un percorso con le Asl che ci permette di intervenire nelle aree disagiate".

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