venerdì 4 marzo 2016
Utero in affitto, il Ncd rilancia sul reato universale
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Un «diritto» per alcuni, un «abominio» per altri. La cosiddetta maternità surrogata, meglio nota come utero in affitto, continua a tenere acceso lo scontro politico, con il Nuovo Centrodestra (Ncd) che, per bocca del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, conferma e annuncia la prossima presentazione di una proposta di legge per rendere il ricorso a tale pratica un reato universale. «Stiamo per presentare una proposta di legge di iniziativa parlamentare in cui propo- niamo che la pratica dell’utero in affitto diventi reato universale – ha annunciato Lorenzin –. Lo stiamo per fare noi come gruppo. Questa è la nostra proposta e la faremo, ovviamente a livello parlamentare ». Il dibattito però resta acceso e segna posizioni più che mai distanti, a partire da quella sostenuta dall’Associazione Luca Coscioni: «Chi parla di una moratoria mondiale sulla maternità surrogata non sa di cosa sta parlando », afferma Filomena Gallo, segretario dell’associazione di area radicale, secondo cui anche una legge che vietasse agli italiani di accedere alla tecnica all’estero «sarebbe incostituzionale » e «verrebbe combattuta nei tribunali». Per questo l’Associazione, da parte sua, ha presentato una proposta di legge per la maternità surrogata legale, che verrà inviata a tutti i parlamentari: l’unico modo per evitare i rischi di sfruttamento delle donne quando si parla di maternità surrogata è infatti permetterla anche in Italia, senza fini di lucro, come già avviene in paesi come Canada o Australia, argomenta Gallo. La legge ricalca quelle dei paesi dove la maternità surrogata è ammessa solo in forma 'altruistica'. Prevede l’accesso alla tecnica per le donne in età fertile, mentre la donna che si presta alla gravidanza non deve essere in stato di necessità e deve essere già madre. Il testo di legge legalizza anche le gestazioni per altri fatte all’estero, perché di fatto riconosce già come figlio della coppia quel bambino al rientro in Italia. Pippo Civati, deputato di 'Possibile', sottolinea che «il dibattito sulla gestazione per altri, o utero in affitto, non può subire accelerazioni legate esclusivamente all’onda emotiva di questi giorni. È un argomento troppo delicato che ha bisogno di un’ampia discussione e non di strumentalizzazioni ». Per questo, 'Possibile', ha detto, «non può depositare una legge a scatola chiusa e chiederà ai suoi iscritti di aprire un confronto sulla piattaforma del partito». Netta la posizione contraria di Annagrazia Calabria (Forza Italia), per la quale «la questione dell’utero in affitto va affrontata con fermezza politica e culturale. Non è accettabile, infatti, assistere ad una mercificazione della maternità che mortifica le donne e rischia di segnarle per tutta la vita». La deputata azzurra conclude: «Ci sono valori non negoziabili e il rispetto delle donne e dei bambini rientra tra questi».
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