CHI È L'USURAIO?“Oggi sappiamo che la figura dell’usuraio non è rintracciabile solo tra criminali e mafiosi, ma è presente anche tra gli ‘insospettabili’: negozianti, commercialisti, avvocati, dipendenti pubblici, che hanno sfruttato il lungo periodo di crisi economica e l’indebitamento di famiglie, commercianti e imprenditori per arricchirsi, forti delle crescenti difficoltà di accesso al credito bancario. Ed è nata una nuova figura: quella dell’usuraio della porta accanto” ha spiegato il presidente dell’Eurispes.
Fara ha ribadito la necessità di un forte impegno culturale e repressivo contro l’usura, ma chiede anche “l’individuazione di forme più flessibili e personalizzate di accesso al credito ufficiale”.
La categoria professionale che risulta più colpita dall’usura è quella dei commercianti. La stima per il totale delle aziende del settore commercio e servizi è di 5 miliardi di capitale versato e di 11 miliardi di capitale restituito. Ma anche le imprese agricole non sono immuni da questo flagello. L’Eurispes, infatti, stima che circa il 10% dei soggetti di questo comparto sia stato coinvolto, calcolando 5 miliardi di capitale prestato e 11 di capitale restituito.
LA MAPPA DELL'USURA IN ITALIA
Sono tutte meridionali le dieci province più permeabili all’usura, secondo il rapporto stilato dall’Eurispes. Tutte eccetto una: Parma, che risulta addirittura la numero uno in questa classifica. Seguono Crotone, Siracusa, Foggia, Trapani, Vibo Valentia, Palermo, Avellino, Catania e Caltanissetta. Purtroppo non sorprende la presenza massiccia dei territori del Sud, stretti tra la presa della criminalità mafiosa e gli effetti più duri della crisi economica.
Il primato negativo di Parma, spiega l'Eurispes, può dipendere sia
dall'eccezionalità di accadimenti specifici sia, in termini generali,
dal perdurare dello stato di sofferenza del tessuto produttivo e
sociale locale a partire dall'inizio della crisi nel 2008. Tale
interpretazione è sostenuta dalla presenza di altre province
centro-settentrionali nella fascia di rischio denominata medio-alta,
quali, ad esempio, Aosta (61,6), Imperia (52,7) e Biella (50,3).
A Parma, infatti, si sono registrate importanti sentenze del tribunale sui reati relativi alla cosiddetta “usura bancaria”, nonché una serie di efficaci operazioni di polizia contro le infiltrazioni mafiose nel territorio, a cui va aggiunto un forte impegno dell’associazionismo locale.