lunedì 12 settembre 2011
Il giudice della terza sezione civile del Tribunale di Palermo, Paola Proto Pisani, ha condannato i ministeri della Difesa e dei Trasporti al risarcimento record di cento milioni di euro in favore di alcuni dei parenti delle 81 vittime perite nella strage di Ustica.
- 27 giugno 1980, cosa accadde quella sera
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Il tribunale civile di Palermo ha condannato il ministero dei Trasporti e quello della Difesa a risarcire con oltre 100 milioni di euro i familiari dei passeggeri del DC 9 Itavia precipitato in mare al largo di Ustica nel 1980, provocando 81 morti. Lo ha riferito uno degli avvocati che rappresenta le famiglie delle vittime. Il tribunale palermitano, sulla base di una ricostruzione degli eventi del 27 giugno di 31 anni fa, ha stabilito che i due ministeri non garantirono la sicurezza del volo, e contribuirono anche ad occultare la verità.Il ministero della Difesa per il momento non ha reagito alla notizia. "Bisogna valutare, leggere le carte", ha detto il responsabile dell'ufficio stampa. "Stiamo raccogliendo gli elementi, ci penseranno gli uffici competenti". Le cause dell'incidente di Ustica sembrano rappresentare ancora ufficialmente un mistero per la giustizia italiana. Il 27 giugno scorso, in occasione dell'anniversario, era stato lo stesso presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a sollecitare "ogni sforzo... anche sul piano internazionale, per giungere finalmente a conclusioni che rimuovano le ambiguità, i dubbi e le ombre che ancora oggi circondano quel tragico fatto".Nel 2008 l'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga disse che ad abbattere l'aereo di linea dell'Itavia fu un missile sparato da un caccia francese, e la Procura di Roma aprì un fascicolo.Il volo civile, secondo una ricostruzione che anche Cossiga offrì, sarebbe stato abbattuto perché si trovava in prossimità di un aereo su cui volava il leader libico Muammar Gheddafi, uscito indenne dall'attacco perché informato in precedenza dal Sismi, il servizio segreto militare italiano. L'ex ministro della Giustizia Angelino Alfano ha inoltrato un anno fa quattro rogatorie internazionali relative alla vicenda.L'unico procedimento giudiziario conclusosi con sentenza definitiva in Italia sul caso è quello che ha mandato assolti due generali dell'Aeronautica accusati dai magistrati di aver compiuto depistaggi sulla vicenda.Ora la verità sugli autori della strage di Ustica. La chiedono i parenti delle vittime della strage in cui morirono 81 persone dopo il maxi risarcimento accordato dal tribunale civile di Palermo. Daria Bonfietti, presidente dell'associazione che raggruppa i familiari delle vittime, giudica fondamentale la decisione di oggi. "Si tratta - afferma - di un importante riconoscimento delle responsabilità da parte dei ministeri della Difesa e dei Trasporti sul nascondimento della verità ed è una affermazione della mancanza di sicurezza"."La sentenza del Tribunale civile di Palermo, per quello che sembrano essere le motivazioni, è in totale contrasto con la sentenza della Cassazione, già passata in giudicato, e con le altre sentenze del Tribune civile di Roma": lo sottolinea il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi.
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