venerdì 20 agosto 2010
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Dopo che a giugno il primo via libera era arrivato dalla Commissione salute riproduttiva chiamata a esprimersi su EllaOne – la pillola dei cinque giorni dopo prodotta dalla francese Hra Pharma – è arrivato adesso il «sì» ufficiale della «Food and drug administration» (Fda), l’agenzia del farmaco statunitense. Per EllaOne si aprono dunque le porte del mercato Usa, ma non senza polemiche.Sono molte le associazioni pro-life che denunciano il meccanismo abortivo della pillola, respingendo la definizione di contraccettivo data dalla stessa Fda e dalla casa produttrice. EllaOne può essere assunta fino a cinque giorni dopo il rapporto sessuale, impedendo l’eventuale prosecuzione della gravidanza. Nonostante questo la Fda l’ha catalogata come «contraccezione d’emergenza». Molti dubbi sono stati manifestati anche in merito ai trials clinici effettuati prima della messa in commercio. Donna Harris, autrice di studi sulla pericolosità della Ru486, lamenta la mancanza di dati sufficienti nei casi in cui una donna resti incinta nonostante l’assunzione.Molte associazioni che difendono la vita si sono coalizzate, dotandosi di un sito Internet (www.ellacausesabortions.com) dove è possibile scaricare materiale informativo. Wendy Wright, presidente di una delle organizzazioni unite nella lotta a EllaOne, «Concerned women for America», si è domandata che tipo di conseguenze possa avere la pillola nel caso in cui non sortisca l’effetto desiderato. Altre associazioni hanno dimostrato, tramite i dati di uno studio condotto su 5.500 donne, che EllaOne agisce come un abortivo.Il membro del Congresso Chris Smith ha inoltre paventato l’ipotesi che questa pillola possa entrare a far parte di quei servizi che ricevono copertura finanziaria grazie alla riforma della sanità di Obama, chiedendo al Presidente l’emanazione di un ordine esecutivo che lo impedisca. «Non esiste la dimostrazione – ha aggiunto Smith – che i bambini che sopravvivono ad EllaOne non subiscano danni». Altri ancora hanno fatto notare come EllaOne sia molto simile da un punto di vista chimico alla Ru486.
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