mercoledì 24 febbraio 2016
​Lorenzin: no ad equiparazione con il matrimonio. Insorge la sinistra Pd: basta richieste.
Ncd: stralcio non basta. Quasi pronto il maxi-emendamento
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Accordo vicino nella maggioranza sull'emendamento del governo alle unioni civili. Nel testo, si apprende da fonti parlamentari, verrebbe salvaguardato il riferimento alla "vita familiare" ex art. 3 mentre verrebbe stralciato l'obbligo di fedeltà previsto dal medesimo articolo. Un punto di caduta sarebbe inoltre stato trovato anche sul comma 4 dell'art.3, verrebbe disciplinato che le disposizioni non si applicano alle norme del codice civile non richiamate espressamente dal ddl "fatta salva la legge sulle adozioni".​ Stamattina a ridare fuoco alle polveri è stata la presa di posizione di Beatrice Lorenzin che giudica "non sufficente" quello stralcio della stepchild adoption già accettata a malincuore da chi accusava Renzi di aver concesso troppo all'alleato centrista. Stavolta nel mirino c'è ogni possibilità di equivalenza tra 'unionì e matrimonio. Immediata la reazione della sinistra Dem. "Già togliere la stepchild è per me un errore. Altri cedimenti a Ncd sarebbero inaccettabili", chiarisce Roberto Speranza. "Nell'assemblea del gruppo Pd al Senato ieri è stata prospettata una soluzione che ripartiva dal testo Cirinna con gli emendamenti già concordati e presentati dal collega Lumia, al netto dello stralcio dell'art.5 sulla stepchild adoption. Non soltanto dalla minoranza ma anche da altri autorevoli colleghi è stato detto che non si poteva andare oltre nel tentativo di assecondare ulteriori richieste di Area Popolare", sintetizza Federico Fornaro che replica al ministro della Salute dicendo: "Si rispetti questa impostazione, condivisa da Renzi nella replica, perchè altrimenti è meglio percorrere la via parlamentare in cui ognuno di fronte al Paese si assume le proprie responsabilità". Resta il fatto che lo stralcio della stepchild adoption dal testo delle unioni civili per Lorenzin "non è sufficiente, anche se è un fatto importantissimo e un elemento di grande buon senso". Fatto è che l'esponente Ncd rilancia così: "In questo momento Pd e Ncd stanno lavorando per costruire l'emendamento in modo che non ci sia quell'equiparazione al matrimonio che noi riteniamo incostituzionale". Quanto al timing parlamentare, l'esame delle unioni civili inizierà soltanto stasera, dopo il voto di fiducia sul Milleproroghe e quindi soltanto dopo le 19 circa e proseguirà fino alle 22 (questo è l'orario previsto per l'aula del Senato). Quindi, se entro oggi non arriverà nelle mani dei senatori, è probabile che il governo porrà la questione di fiducia soltanto domani. E il Pd rischia un nuovo addio eccellente: "Resterò coerente con quanto ho sempre detto. Nel momento in cui si dovesse approvare una legge senza la stepchild adoption, una legge che non sarebbe degna di questo nome, tirerò le conseguenze e molto probabilmente lascerò il Partito democratico", fa sapere Michela Marzano.Intanto toni più concilianti arrivano dal ministro dell'Interno Angelino Alfano. "Non eravamo contro le unioni civili ma contro le adozioni e la equiparazione unioni-matrimoni. Sulla stepchild ci siamo. Spero che chi di dovere scriva un maxiemendamento che non tolga diritti ai soggetti della coppia ma preveda confini precisi tra unione e matrimonio. La mia non è nè una minaccia nè un alzare prezzo. Sono in modalità "willing". Bisogna finire subito, mettere subito fiducia e chiudere entro domani".
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