martedì 29 dicembre 2015
COMMENTA E CONDIVIDI

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, nella conferenza stampa di fine anno, ha detto di non ipotizzare uno "stralcio della stepchild adoption" (l'adozione del figliastro, cioè del figlio del partner, su modello tedesco) dal ddl Cirinnà sulle unioni civili.La dichiarazione del presidente del Consiglio ha riacceso la discussione sulla regolamentazione delle unioni civili. "Sono d'accordo con il presidente del Consiglio, nel 2016 dobbiamo portare a casa le unioni civili. Le unioni civili, appunto. Non il matrimonio tra omosessuali", ha commentato il presidente dei deputati di Area popolare Maurizio Lupi. " Renzi dice che è un tema che divide, ma "ciò che dividerebbe gli italiani non è il riconoscimento di un diritto, ma l'associazione a questo riconoscimento dello status di famiglia e della possibilità di adozione. Unioni civili non è sinonimo di ddl Cirinnà, è un testo che, proprio nella distinzione tra unioni omosessuali e famiglia e nella concessione della stepchild adoption va profondamente rivisto", conclude. Il presidente dei senatori di Area Popolare Ncd-Udc, Renato Schifani, da canto suo ha precisato che "lo stralcio della stepchild adoption è un passaggio necessario ai fini del varo di una normativa condivisa dall'attuale maggioranza che sostiene il governo. Infatti Areapopolare continua a ritenere diritto imprescindibile di ogni bambino avere un padre ed una madre". Infine, il presidente della Comissione lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, ha aggiunto  che "Renzi ha trattato il tema più come segretario del Pd che come capo del governo, escludendo il voto di fiducia e riconoscendo la libertà di voto dei suoi stessi parlamentari". Però resta "il pericolo di un aspro conflitto sociale prima ancora che politico e il certo ricorso al referendum nel caso di approvazione del ddl Cirinnà. Può una nazione già attraversata da fenomeni disgreganti affrontare una ragione così profonda di divisione? Può il Pd cambiare la Costituzione materiale con una nuova maggioranza? E pensare che tutto ciò non abbia effetti sulla dimensione pubblica?".

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: