domenica 4 marzo 2018
Sorprendente iniziativa del presidente del seggio 1746 di Roma, sito nell'Istituto Comprensivo "Largo San Pio V", quartiere Aurelio. "Per alleggerire la tensione"
Il seggio di Roma con la fila Lgbt accanto a quelle Donne e Uomini

Il seggio di Roma con la fila Lgbt accanto a quelle Donne e Uomini

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Sorprendente iniziativa del presidente del seggio 1746 di Roma, sito nell'Istituto Comprensivo "Largo San Pio V", quartiere Aurelio. Gli elettori che entravano nel seggio per votare trovavano (come documenta la nostra fotografia) accanto al cartello con le due file distinte "Uomini" e "Donne" anche un terzo cartello con la scritta "Lgbt", sigla utilizzata come termine collettivo per riferirsi a persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender.

Richiesto di una spiegazione, il presidente Cosimo De Matteis ha dichiarato ad Avvenire: "Il cartello l'ho esposto io, per scherzo. Per alleggerire la tensione delle attese. Perché - ha aggiunto - che c'è di male?". Nel seggio romano come in molti altri seggi si sono registrate lunghe file, lì soprattutto di donne, a causa delle nuove modalità di voto col cosiddetto tagliando antibrogli.

Lo strano scherzo del presidente non sembra abbia fatto sorridere nessuno. Ha lasciato interdetti. E comunque nessuno ha saltato una delle due file, imboccando la impossibile terza. Gli elenchi anagrafici sono due: "Uomini" e "Donne". Tertium non datur. Comunque da un presidente di seggio è lecito attendersi non certo "scherzi", ma rispetto della legge e delle istituzioni che nell'espletamento delle sue funzioni egli rappresenta.

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