lunedì 27 giugno 2022
Questa volta ad essere incenerito è stato un ettaro coltivato a lenticchie
Il campo incendiato

Il campo incendiato - Cooperativa Livatino

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Secondo incendio in pochi giorni sui terreni confiscati alla mafia e coltivati dalla cooperativa Rosario Livatino. Questa volta ad essere incenerito è stato un ettaro coltivato a lenticchie.

La zona è sempre contrada Gibbesi nel comune di Naro, in provincia di Agrigento e i terreni sono proprio quelli che aveva confiscato il magistrato ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990 a cui è intitolata la cooperativa. Le fiamme hanno interessato un terreno accanto ai dieci ettari a grano bruciati pochi giorni prima. “Stavamo raccogliendo le lenticchie su altri dieci ettari, restava un ettaro ma non ci hanno permesso di finire”, commenta sconsolato il presidente della cooperativa Giovanni Lo Iacono. Anche questa volta le fiamme sono partite da una stradella di campagna. “Più che il danno ci preoccupa il segno. È un gesto commesso oltretutto con la nostra presenza lì in questi giorni. Il fuoco, infatti, è partito mezz’ora dopo che i soci della cooperativa si erano allontanati dopo aver raccolto le lenticchie”.

Purtroppo non sono potuti intervenire i vigili del fuoco perché impegnatissimi con molti incendi in corso sul territorio. Una vera emergenza della quale gli incendiari hanno approfittato. Si è dovuto così aspettare che il fuoco finisse di distruggere le piante. E aumenta la preoccupazione della cooperativa. “Abbiamo bisogno di sentire le istituzioni vicine, ma con fatti concreti. Altrimenti non ce la faremo”, è il nuovo appello del presidente.

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