martedì 3 settembre 2019
Le voci delle famiglie dei bimbi asmatici curati dall’istituto costretto a chiudere «Non togliamo la speranza di poter guarire da questa malattia invalidante»
Le difficoltà di gestione generate da scarsi contributi economici pubblici e ostacoli burocratici Ieri l’intervento personale del governatore veneto Zaia, che promette di studiare «una soluzione strategica di lungo periodo» Il ringraziamento di genitori e pazienti anche giovanissimi: «Mi avete permesso di vivere più a lungo Siete una risorsa essenziale per tanti, una realtà come la vostra non deve morire»

Le difficoltà di gestione generate da scarsi contributi economici pubblici e ostacoli burocratici Ieri l’intervento personale del governatore veneto Zaia, che promette di studiare «una soluzione strategica di lungo periodo» Il ringraziamento di genitori e pazienti anche giovanissimi: «Mi avete permesso di vivere più a lungo Siete una risorsa essenziale per tanti, una realtà come la vostra non deve morire»

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A seguito della comunicazione da parte dell’Opera diocesana san Bernardo degli Uberti di «una scelta dolorosa, quanto inderogabile » della chiusura al 31 dicembre dell’attività sociosanitaria dell’Istituto Pio XII di Misurina, centro d’eccellenza per la cura e la riabilitazione dalle malattie respiratorie dei bambini e degli adolescenti, il 'popolo' del Pio XII non ha tardato a muoversi. Famiglie di bambini ancora in cura, medici, educatori che lì hanno prestato servizio, ex pazienti, ma anche i bambini stessi hanno fatto sentire la propria voce: prima di tutto il grazie per i tanti benefici ricevuti (non pochi hanno affermato, con serena consapevo-lezza, di aver trovato – insieme all’accoglienza familiare – le cure che hanno ridato respiro e possibilità non solo di sopravvivenza ma di vita).

«Misurina riesce a ridurre l’infiammazione polmonare e a diminuire le resistenze nei miei polmoni, quindi ad aprirli e a farmi respirare meglio; grazie a tutto questo il mio polmone muore meno in fretta e ciò per me vuol dire vita e tempo, nella speranza di una cura. Misurina mi permette di vivere più a lungo», così ha scritto Silvia, una giovane paziente di vent’anni. «Vorremmo con questa lettera esprimervi tutto il nostro ringraziamento per come, in quest’ultimi cinque anni, avete curato i nostri figli – hanno condiviso due genitori –, per come ci avete sempre coccolati e fatti sentire in famiglia anche nei momenti più difficili.

Ci avete accolto in una situazione di 'crisi' e, grazie alla vostre cure e all’aria preziosa del lago, ora Greta e Christian sono migliorati tantissimo!». Alcuni frammenti di gratitudine, che si sono uniti ad ap- pelli accorati, una sorta di grido che ha attraversato viralmente città e paesi di tutta Italia: «Non togliamo la speranza e la possibilità a tanti bambini e ragazzi di poter guarire definitivamente da questa, se posso permettermi, invalidante malattia». «Penso che una realtà come la vostra non debba chiudere i battenti, né ora né mai! Siete una risorsa vitale per chi soffre di malattie respiratorie!».

Poi ancora: «Io ho il diritto di vivere e l’Istituto Pio XII insieme a me». Voci che hanno fatto risaltare ulteriormente il valore del Pio XII fino ad arrivare alla Regione Veneto che si è detta propensa a valutare la situazione insieme ad Opera diocesana San Bernardo degli Uberti. In particolare, il presidente della Regione Luca Zaia si è detto disponibile a seguire e a prendere in mano personalmente questa vicenda. Le sue parole – «non voglio che questa realtà chiuda» – fanno ben sperare in nuovi e positivi sviluppi.

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