mercoledì 21 luglio 2010
La Commissione europea ha dato il via libera all'ingresso di Sky nel digitale terrestre in Italia, a patto che trasmetta in chiaro. Mediaset fa ricorso:  "sconcertati".
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La nuova partita televisiva (politica ed economica) si gioca sul digitale terrestre (dtt). A vincere l’ultima battaglia (in ordine di tempo) è Sky Italia che ieri ha ottenuto dalla Commissione europea il via libera per partecipare alla prossima gara per l’assegnazione di nuove frequenze della tv digitale. In questo modo renderà più competitiva la sua presenza , al di là del canale Cielo già esistente.In realtà, lo sbarco della tv di Murdoch sul digitale terrestre sarebbe dovuto avvenire non prima della fine del 2011 secondo quanto la stessa Commissione europea aveva stabilito nel 2003. Grazie, invece, a quelle che la Ue ha definito «mutate condizioni di mercato in Italia», i tempi per Murdoch si sono accorciati a patto «che si impegni a trasmettere solo in chiaro sul digitale terrestre fino al 2015». In pratica non potrà vendere ai telespettatori film, programmi e partite di calcio come fa Mediaset Premium ma "solo" raccogliere pubblicità con la sua offerta.La decisione della Commissione europea ha creato un vero e proprio terremoto nel mercato televisivo italiano dove, se è vero che la tv di Murdoch detiene il monopolio della tv a pagamento sul satellite, è Mediaset a detenere (quasi) interamente quello della pay tv sul digitale terrestre. Non a caso è stato proprio il gruppo di Cologno Monzese a dirsi «assolutamente sconcertato della decisione presa dalla Commissione europea» e ad annunciare battaglia in una nota emessa subito dopo l’annuncio dell’Ue: «Riteniamo che le condizioni fissate dalla commissione nel 2003 che impedivano a Sky di entrare nella tv digitale terrestre sino al 2012 in virtù della sua posizione dominante sul mercato pay siano ancora valide. Con questa decisione si autorizza il monopolista della televisione satellitare e pay, non dimentichiamo che Sky detiene il 99,8% della pay tv satellitare e l’86% della tv a pagamento, a operare nel mercato della tv gratuita. Per questo Mediaset ricorrerà contro tale decisione alla Corte di Giustizia Europea».E l’Europa? Voci raccontano di una vera e propria spaccatura nella Commissione, con tanto di cooptazione dei vari membri a favore delle due parti. «Ma la decisione presa su Sky – ha fatto sapere la Commissione Europea a Mediaset – è solida da un punto di vista legale».Il gruppo Murdoch, ovviamente, gongola. Mentre il Governo per bocca del viceministro Romani «definisce la scelta dell’Europa ingiustificata e grave». Per Sky, infatti, la prossima gara per l’assegnazione delle frequenze tv digitali rappresenta, di fatto, l’ultima opportunità nei prossimi anni per sbarcare nella piattaforma della televisione digitale terrestre in concorrenza con le emittenti già esistenti che, al momento, già detengono 11 dei 21 multiplex disponibili per la trasmissione in dtt. «L’allargamento dell’offerta – sottolinea Sky – andrà a beneficio dei telespettatori». Che la partita sia solo all’inizio è qualcosa in più di un ragionevole dubbio.
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