venerdì 17 dicembre 2010
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«Le alleanze politiche si creano su questioni importanti, il tema dei valori è fondamentale, si creano su politica estera, giustizia, economia, sociale. Uno dei grandi capitoli per noi cattolici sono i valori indisponibili, la difesa della vita: sono valori che tagliano trasversalmente tutte le forze in campo e nei poli ci sono sensibilità diverse. Noi non proponiamo di rialzare lo steccato delle divisioni tra laici credenti e non credenti e tra cattolici e non cattolici ma un voto unitario di tutti i cattolici in Parlamento su questi valori». Lo ha detto il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, a Montecitorio presentando in una conferenza stampa con Paola Binetti, Luisa Santolini e Rocco Buttiglione una proposta di legge per l'istituzione del Garante per la famiglia. «Con questa proposta di legge vogliamo che si passi dalle parole ai fatti. Un conto è l'esibizionismo valoriale, un conto e fare una legislazione sui valori. Noi chiamiamo a raccolta tutti i cattolici, ovunque essi siano, perché questo prescinde dalla dinamica dei poli». «La proposta di legge centrista - ha spiegato Binetti - propone l'istituzione del Garante per la famiglia e servirà a garantire che tutte le politiche che verrano attuate tengano conto di questo soggetto sociale così importante», un «capovolgimento di prospettiva». Si farà una modifica del regolamento parlamentare «perché non si ripeta lo spettacolo delle deputate incinta costrette a venire a votare la fiducia perché la gravidanza non è riconosciuta come una missione» e quindi come una assenza giustificata. Questa Pdl si rivolge quindi «a tutte le forze politiche in modo trasversale perché la famiglia non è né di destra né di sinistra, è di tutti». Buttiglione ha sottolineato le parole del cardinale Bagnasco che ieri «ha invitato al senso di responsabilità verso il paese e a garantire la governabilità. Questa proposta di legge indica che noi non vogliamo interrompere la legislatura, anzi il governo vive anche grazie al nuovo polo». La famiglia di cui si parla nel ddl - ha precisato Binetti rispondendo ai cronisti «è quella indicata dalla Costituzione e quindi fondata sul matrimonio,civile o religioso, ma è da considerare famiglia laddove c'é un figlio».
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