sabato 20 novembre 2010
I due leader sono intervenuti oggi all'assemblea dell'Udc a Milano. Politica e rapporti sindacali al centro dell'attenzione. Il segretario generale della Cisl chiede a Marchionne entro otto giorni chiarimenti sugli investivmenti Fiat in Italia. Il presidente di Confindustria apre alla Cgil ma con la Fiom le posizioni restano molto distanti.
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Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria e Raffaele Bonanni, segretario generale Cisl, sonostati tra gli ospiti dell'assemblea Udc in corso oggi a Milano. Sono stati invitati, ha spiegato Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell'Udc, salutandoli e invitandoli a salire sul palco per una tavola rotonda, "perché penso stiano facendo un grande sforzo e siano un esempio per noi".BONANNI"Siamo contrari a votare, se si va a votare si sfascia il Paese" è  stato il commento del leaderdella Cisl sul tema delle possibili elezioni anticipate. "Bisogna garantire la governabilità - ha aggiunto - e lo si fa ascoltando il fermento che c'è nel civile"."La situazione irriducibile tra la Fiat e la Fiom - ha aggiunto - non rappresenta gli umori degli italiani e per questo vogliamo sapere immediatamente entro otto giorni da Marchionne cosa vuol fare dei siti e se vuole investire lì. Chiediamo investimenti e diciamo basta a Marchionne di infilare le banderillas sul dorso della Fiom peché questo fa solo il gioco degli estremisti e non va incontro ai lavoratori". Dando una "scadenza" di 8 giorni alla richiesta."Marchionne - ha continuato Bonanni - farebbe bene a misurare le parole e ad andare al cuore della questione perchè se a lui interessa veramente fare investimenti in un clima di corresponsabilità, a nome del Cisl così come credo anche la Uil appoggiamo questo disegno ma lui deve dare grarnzie di trasparenza e serenità. A me non interessa la plaza de toro perchè se c'è chi vuol fare casino lo faccia in altri luoghi".MARCEGAGLIA"Auspico un disegno serio e responsabile ma anche voi dell'Udc dovete fare un ragionamento: il Paese deve essere governato e tutte le forze responsabili devono dare il loro contributo e quindi siete voi a dover decidere". Questo l'invito che Emma Marcegaglia ha rivolto dal palco agli esponenti dell'Udc e in prima persona al loro leader, Pier Ferdinando Casini, seduto in prima fila. "Avere 6 mesi di campagna elettorale davati - ha chiarito la presidente di Confindustria - non credo sia la scelta giusta". Sarebbe meglio, insomma, "un governo che abbia le capacità di governare e di farescelte. Se questo governo sarà in grado di farlo bene, se non sarà in grado di farlo bisogna pensare a qualcosa di diverso". Soluzione alternativa che non riguarda però un governo tecnico: "Non so se un governo tecnico sia un grado di governare davvero. Gli esempi in Italia non sono stati positivi"."La criminalità organizzata non è più solo un problema del Mezzogiorno ma si sta diffondendo anche al Nord e il rischio di infiltrazioni c'è, è evidente ed aumenta in un momento di crisi economica come questa" ha poi aggiunto la presidente di Confindustria, intervenendo nel dibattito apertosi dopo le affermazioni dello scrittore Roberto Saviano alla trasmissione 'Vieni via con me".Per quanto riguarda i rapporti con Cgil, Marcegaglia ha detto: "Stimo Susanna Camusso e la decisione di andare avanti sul tavolo delle parti sociali è positiva. L'importante è trovare un accordo sulla modernizzazione". Diverso è il discorso Fiom dalla quale ad oggi le posizioni sono ancora distanti: "Abbiamo un piccolo problema, che si chiama Fiom e che fa politica più che sindacalismo". Il percorso intrapreso da Confindustria e dalle altre parti sociali, avverte Marcegaglia, "è un treno in corsa che non si può fermare. Si può rallentare per far comprendere a tutti quello che stiamo facendo ma se qualcuno pensa si possa fermare ad aspettare non so cosa, questa non è la mia Confindustria".
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