mercoledì 12 febbraio 2014
​Si era appena separato. I bimbi avevano 8 e 2 anni. Secondo l'avvocato aveva paura di non potere pagare gli alimenti ed era caduto in depressione.
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Tragedia a Giussano, in provincia di Monza. Un uomo di 37 anni ha ucciso i suoi due figli e ha tentato il suicidio. La terribile vicenda si è consumata nella serata di martedì nella frazione di Paina. Le vittime sono una bambina di 8 anni e un piccolo di quasi 2. Era l'ora di cena quando l'uomo colto da un raptus ha deciso di farla finita, portando via con sé anche i due innocenti. Prima ha tagliato loro la gola con un coltello, poi ha cercato di uccidersi.

Il giovane padre, M.G., viveva con i bambini in una casa dismessa, in via IV novembre, dalla quale stava traslocando. Nell'appartamento, sopra un restaurant wine bar, non c'è nemmeno la corrente elettrica. L'uomo è ora ricoverato nell'ospedale San Gerardo di Monza, ma non sarebbe in pericolo di vita. È piantonato con l'accusa di duplice omicidio. Secondo gli inquirenti dopo aver ucciso i figli, l'uomo ha telefonato al fratello, che avrebbe subito dato l'allarme chiamando i soccorsi e i carabinieri. Il duplice omicida è un cassiere di un supermercato e aveva avuto i due bambini da due donne diverse. Entrambe sono state informate della tragedia e sono state sentite dagli inquirenti. L'uomo, secondo alcuni testimoni, era depresso e aveva già tentato il suicidio. Stava traslocando dopo la fine del suo matrimonio con una donna molto più giovane di lui. Entrambe sono colleghe della Esselunga, in servizio però a Paina. «Si era separato poco prima di Natale - ha commentato l'avvocato civilista che ha seguito la causa di separazione -. Era preoccupato di non poter dare ai figli tutto il necessario e faticava a pagare gli alimenti».

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