martedì 19 luglio 2022
La vicepresidente dei comitati milanesi, Fabiola Minoletti, chiede ai cittadini di dissetare piccioni e passerotti che vengono uccisi a centinaia dalla siccità. A morire sono anche le api
Milano, "Metti acqua sul balcone". Appello per salvare gli uccelli dall'afa

Ansa

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"Metti una ciotola d'acqua sul balcone. Questo piccolo gesto può salvare tantissimi uccelli selvatici stremati dal caldo soprattutto in questo periodo di nidiate". E' l'appello lanciato da Fabiola Minoletti, vicepresidente del Coordinamento Comitati Milanesi, a tutti i comitati di quartiere e ai cittadini "dopo aver assistito alla triste agonia in aiuole e strade di merli e piccioni e passerotti".

L'ondata di caldo minaccia, infatti, gli animali selvatici, soprattutto quelli più giovani. "Per aiutarli a sopravvivere possiamo mettere a disposizione dell'acqua fuori dalle nostre case, sui balconi, sui terrazzi e dove si può. È un piccolo gesto, che a noi non costa praticamente niente ma può fare la differenza. È vero che alimenterà anche le zanzare... ma ne vale la pena", dice ancora la vicepresidente del Coordinamento Comitati Milanesi nel suo appello.

Oltre agli uccelli anche le colonie di api sono duramente colpite da questa ondata di siccità. I piccoli animali, indispensabili per l'ecosistema, stanno morendo di sete per la mancanza d'acqua dal momento che le piante delle quali si nutrono sono state distrutte dal caldo. Anche gli incendi hanno contribuito alla distruzione delle piante delle quali le api si nutrono.

L'allarme siccità ha un impatto molto negativo sugli animali anche in altri Paesi. In Andalusia, per esempio, sono i piccoli di rondone, una specie protetta, a rischiare di non sopravvivere. In questi giorni se ne trovano decine privi di vita a terra. Il motivo è da ricercare nel fatto che questi uccelli costruiscono il nido in cavità esistenti tra edifici: si tratta di punti che si scaldano facilmente, fino a superare i 40 gradi in questi giorni di grande caldo. Motivo per cui i piccoli provano a fuggire e muoiono cadendo.

Anche l'Australia ha sofferto perdite catastrofiche di fauna nativa e di habitat, secondo il rapporto quinquennale sullo Stato dell'Ambiente preparato da un gruppo di 32 esperti, secondo cui "crescenti pressioni da cambiamento climatico, perdita di habitat, specie invasive, inquinamento ed estrazione di minerali, hanno avuto un profondo impatto su ecosistemi già fragili".

Il nuovo rapporto documenta che l'Australia ha perduto più mammiferi di tutti i continenti. Oltre l'80% delle quasi 400 specie di mammiferi dell'Australia non si trova in nessun altra parte del mondo. Le 39 specie di mammiferi scomparse dalla colonizzazione nel 1788 a ora, rappresentano il 39% di tutti i mammiferi estinti nel mondo.

Dal 2016, quando è stato pubblicato il precedente State of the Environment, 17 specie di mammiferi sono state aggiunte alla
lista delle specie a rischio o declassate alla lista in pericolo critico, insieme a 17 specie di uccelli e 19 di rane. Il nuovo rapporto indica la deforestazione come maggiore causa della perdita di fauna. Tra il 2000 e il 2017 sono stati disboscati 7,7 milioni di ettari di terreno attraverso l'Australia e il 93% della vegetazione è stato soppresso in habitat di specie a rischio.


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