venerdì 5 agosto 2016
Faceva propaganda su web e diffondeva le regole del «jihadista solitario». Arrestate altre 7 persone.
Espulsi per terrorismo un marocchino e due tunisini
Terrorismo, tunisino arrestato nel Casertano
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Una banda di trafficanti di migranti con presunto capo un tunisino di 41 anni in odore di terrorismo è stata scoperta nel Casertano dai carabinieri del Ros che hanno arrestato 8 stranieri.Mohamed Kamel Eddine Khemiri, arrestato a San Marcellino (Caserta) e ritenuto il capo, secondo gli investigatori era pronto "in linea concettuale a colpire in Italia". Era ritenuto un adepto del Daesh, per cui faceva propaganda su internet anche attraverso la diffusione di un vademecum con le regole del "jihadista solitario". Khemiri, con altre 4 persone, è destinatario della custodia in carcere, mentre gli altri 3 sono stati sottoposti all'obbligo di dimora. IL TRAFFICO DI UOMINI. Khemiri viene indicato come promotore di un gruppo criminale attivo nella provincia di Caserta, i cui membri, secondo i pm della Procura di Santa Maria Capua Vetere, favorivano la permanenza irregolare sul territorio italiano di extracomunitari assicurandosi la regolarizzazione in Italia attraverso "l'induzione in errore delle autorità amministrative, in genere la Questura di Caserta, preposte al rilascio dei titoli di soggiorno di vario tipo". Secondo gli investigatori, il sodalizio criminale fingeva la sussistenza di rapporti di lavoro subordinato, o la titolarità di attività commerciali, attraverso compiacenti datori di lavoro. L'ACCUSA DI TERRORISMO. Apologie del Daesh e istigazioni all'odio e alla violenza nei confronti degli ebrei, contro i quali "giustificava la commissione di atti di terrorismo e violenza", il tutto attraverso i social network. Sono le accuse nei confronti del tunisino Khemiri, indagato dalla Procura distrettuale antiterrorismo di Napoli per associazione con finalità di terrorismo internazionale assieme ad altre persone.
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