lunedì 19 settembre 2016
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L’unione fa la forza, soprattutto quando il nemico è agguerrito. Contro i tumori cerebrali e neuro-endrocrinologici che colpiscono bambini e adolescenti il Gemelli fa il punto sulle cure e le ricerche all’avanguardia nel settore. 

Occasione è stato il meeting annuale - promosso dalle associazioni "Coccinelle per l’oncologia pediatrica onlus" e la federazione "Gene per la neurochirurgia infantile" - che è servito a presentare l’attività del team d’avanguardia e del complesso percorso clinico-assistenziale per affrontare in modo integrato e multidisciplinare queste gravi patologie.

Un iter descritto bene dal video proiettato durante l’incontro, realizzato dalle due associazioni promotrici, che permette di seguire il bambino affetto da tumore cerebrale in tutte le fasi della cura: dalla diagnosi al trattamento chirurgico, oncologico, radioterapico e durante il follow up, ovvero i controlli periodici programmati. Un modello multidisciplinare che mette a disposizione del paziente e della sua famiglia l’alto livello professionale del policlinico.

Aperto dal direttore generale del Gemelli Enrico Zampedri e dal direttore del Polo per la salute della donna e del bambino, Giovanni Scambia, all’incontro hanno portato il loro contributo Massimo Caldarelli, responsabile Neurochirurgia infantile; Cesare Colosimo, responsabile Radiodiagnostica e neuroradiologia; Riccardo Riccardi, direttore dell’Istituto di Clinica Pediatrica e responsabile di Oncologia Pediatrica; Vincenzo Valentini, direttore del Polo di oncologia ed ematologia e dell’area di Radioterapia. Il dibattito è stato animato anche dalla consigliera regionale Maria Teresa Petrangolini e dell’attore Beppe Fiorello, che da diversi anni visita i bambini del reparto di Oncologia pediatrica: «Cari bambini – ha detto Beppe Fiorello – non vi dovete sentire diversi perché siete malati. Voi rispetto ai vostri coetanei potrete raccontare un’esperienza in più che vi renderà ancora più forti e coraggiosi. Quando domani la racconterete, questa esperienza in ospedale sarà passata er il vostro racconto sarà di conforto anche per i vostri genitori». «Abbiamo fatto grandi passi avanti – ha aggiunto Petrangolini – nei rapporti fra la Regione e la Fondazione Policlinico Gemelli: ora abbiamo raggiunto un'intesa che si basa non più solo sui conti finanziari, ma sullo studio e la condivisione di modelli organizzativi che abbiano davvero a cuore la centralità del paziente. La strada è naturalmente più difficile: non più tagli lineari, ma lavoro e collaborazione per migliorare la Sanità».
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