martedì 8 novembre 2016
A lezione in chiesa contro furti e malfattori. Da Ivrea a Reggio Emilia la task-force per difendere i più deboli
Carabinieri e preti contro le truffe
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Di fronte all’odiosa crescita di truffe e furti nei confronti degli anziani, anche le diocesi scendono in campo. Secondo gli ultimi dati della Polizia, i casi registrati a livello nazionale di pensionati raggirati e derubati sono aumentati del 19%. Parroci e volontari, in collaborazione con le forze dell’ordine salgono in cattedra a fare lezione e a dettare il decalogo per aiutare a contrastare le truffe più ricorrenti. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’anziano ad essere più cauto quando uno sconosciuto si presenta alla porta di casa.

Da Ivrea a Reggio Emilia, da Carpi a Rovigo, quella strana “omelia” dei Carabinieri

Ha iniziato la compagnia carabinieri di Ivrea. In collaborazione con la diocesi di Ivrea, la prefettura di Torino e l'associazione nazionale carabinieri è stata lanciata la campagna di sensibilizzazione dal pulpito di 15 chiese della Diocesi. Per tutto il week-end, a fine ottobre, il comandante dei carabinieri, con l’ausilio di alcuni suoi collaboratori, al termine di tutte le funzioni religiose ha preso la parola per illustrare e mettere in guardia gli anziani fedeli.

«Certe persone vengono in casa a bussare o a suonare – ha detto il comandante dei carabinieri di Rivarolo Torinese rivolgendosi ai fedeli - Ora, a questi signori qua non bisogna dare retta, perché sono quasi sempre dei malviventi! Una volta all’interno dell’abitazione vi raccontano tante storie, magari che vi devono dare dei rimborsi. Ora, rimborsi non ne dà nessuno! E poi non ve li danno con un assegno, ve li scalano magari dalla bolletta...». Anche a Reggio Emilia, a Carpi e nel Veneto, a Rovigo, Chiesa e Carabinieri hanno unito le forze.

Uno dei trucchi più diffusi

Uno sconosciuto, educato e ben vestito, si presenta a casa di un’anziana signora e annuncia, allarmato: «Suo nipote ha provocato un incidente stradale. Se lei non paga subito tremila euro, verrà arrestato!». La donna, spaventata, corre in banca, ritira l’importo, lo consegna. Ovviamente, non è vero nulla: ma la vittima scoprirà l’imbroglio quand’è tardi (se mai lo scoprirà).



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