sabato 16 ottobre 2010
Le Fiamme gialle hanno dato esecuzione a provvedimenti di sequestro preventivo emessi dal gip del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura: nell'indagine sono coinvolti oltre 700 falsi braccianti, nonché imprenditori e professionisti.
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Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno ha scoperto una truffa ai danni dell'Inps per un milione e 600mila euro, messa a segno da imprenditori agricoli attraverso un vasto giro di falsi braccianti. Le Fiamme gialle hanno dato esecuzione a provvedimenti di sequestro preventivo emessi dal gip del Tribunale di Salerno su richiesta di questa Procura, a carico di imprenditori agricoli del Salernitano, per reati di truffa ai danni dell'Inps: nell'indagine sono coinvolti oltre 700 falsi braccianti, nonché imprenditori e professionisti organizzatori della truffa. L'attività s'inquadra in una vasta indagine contro il fenomeno del falso bracciantato nella provincia di Salerno. Gli uomini della Gdf hanno scovato una pluralità di aziende agricole "fantasma" che con artifici e raggiri presentavano false denunce aziendali e dichiaravano la disponibilità di terreni in realtà intestati e in uso a terzi, e attestavano falsamente all'Inps l'assunzione lavoratori agricoli, consentendo l'erogazione delle indennità di disoccupazione agricola, di maternità e malattia. Le misure cautelari rappresentano la fase finale della prima tranche dell'indagine, nel corso della quale sino a oggi sono stati emessi decreti di sequestro preventivo per un importo complessivo di 1.603.690 di euro (pari alle indennità illecitamente percepite dai finti lavoratori agricoli), mediante il blocco di somme di denaro depositate su conti correnti e l'apprensione di un immobile. Le indagini affidate al Nucleo di Polizia Tributaria proseguono e risultano finalizzate ad accertare la illiceità dei contributi erogati dall'Inps nei confronti di migliaia braccianti agricoli assunti da numerose imprese nel distretto di Salerno. Sono in corso, altresì, indagini per ricostruire il ruolo nella vicenda della criminalità organizzata.
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