venerdì 20 maggio 2016
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Speciale Agesc Si svolgeranno a Trento i lavori del prossimo Consiglio nazionale Agesc con l’impegno di rinnovare lo Statuto datato 1975. Nella sede del Concilio Tridentino, che durò 18 anni sotto il pontificato di tre papi, l’Agesc ha un nutrito ordine del giorno, che prevede anche la presentazione di due corsi di formazione per i genitori, uno dinamico ma tradizionale e l’altro a distanza “on line”. La scelta di Trento sede consigliare vuole anche premiare l’attivismo di Michele Cristoforetti, presidente regionale, e dei suoi collaboratori, che in due anni hanno più che raddoppiato gli iscritti nei cinque istituti del comprensorio. In uno in particolare Agesc è rientrata dopo quattro anni di assenza, e questo ha riportato vigore e vivacità. Molteplici le attività che i genitori Agesc organizzano a Trento, dalle castagnate ai momenti conviviali per Natale, San Delegati convocati, domani e domenica, per approfondire le modifiche statutarie e presentare le attività di formazione dei genitori Il presidente Gontero: «Vogliamo una scuola libera e autonoma» Silvestro e, in collaborazione con Fidae, la realizzazione della Festa della Scuola Cattolica con la Maratona di Primavera. Tutto questo lavorando sodo e curando in prima persona ogni aspetto. Il prossimo Consiglio aprirà i lavori a Palazzo Geremia con il benvenuto delle autorità trentine e dell’arcivescovo Lauro Tisi. Alla presentazione di Roberto Gontero, presidente nazionale Agesc, seguirà l’intervento della presidente nazionale della Fidae, Virginia Kaladich, con la quale è in atto un percorso di rinnovata dialettica che si esprimerà anche nella condivisione di alcuni progetti. Sergio Castellini, delegato salesiano alla scuola, chiuderà i lavori del mattino, che riprenderanno nel pomeriggio al teatro dell’Istituto Salesiano. Alle 18,15 mons. Luigi Bressan celebrerà la Messa insieme a Don Renato Mion, assistente ecclesiastico Agesc. La domenica i lavori proseguiranno a Limone sul Garda (Brescia). Sullo Statuto l’Agesc ha compiuto un percorso di valutazione ed integrazione grazie al lavoro di una commissione in house istituita ad ottobre del 2015. La definizione avverrà attraverso lavori di gruppo, che esamineranno a fondo il testo del ’75 con le successive integrazioni e le proposte della commissione. L’obiettivo è quello di aggiornare lo strumento, anche nella prospettiva della prossima Legge sul Terzo Settore. Così come il Concilio Tridentino aveva evidenziato il ruolo della libertà umana nella propria salvezza, così il prossimo consiglio promuoverà strumenti e indirizzi per il futuro impegno di Agesc in materia di libertà di scelta educativa. «Una strada ancora tutta in salita nel nostro Paese – sottolinea Gontero – che percorsa in condivisione tra famiglia, scuola e associazioni a vocazione cattolica ma anche laica, può dare i risultati che i padri fondatori dell’Agesc avevano auspicato 40 anni fa: una scuola di tutti e di ciascuno, libera, autonoma, di pari dignità nel sistema pubblico, promotrice di futuro positivo per i giovani e competitiva nel sistema scolastico europeo e mondiale ». a cura dell’Ufficio stampa Agesc
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