sabato 12 giugno 2010
La madre di un ragazzo di 13 anni che si rifiutava di mangiare e di andare a scuola per non interrompere i videogiochi di guerra si è rivolta ai carabinieri, che hanno ritirato la consolle del gioco. È accaduto a una donna di 40 anni che si è rivolta alla stazione dei carabinieri della Valpolcevera (Genova).
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La madre di un ragazzo di 13 anni che si rifiutava di mangiare e di andare a scuola per non interrompere i videogiochi di guerra si è rivolta ai carabinieri, che hanno ritirato la consolle del gioco. È accaduto a una donna di 40 anni che si è rivolta alla stazione dei carabinieri della Valpolcevera (Genova) quando si è accorta che il figlio stava manifestando un'ossessiva dipendenza da Wargames on line, un sito riservato ai maggiorenni.Il ragazzo aveva da poco ricevuto in regalo la consolle e si era appassionato ai giochi di guerra. Quando ha scoperto la possibilità di collegarsi on line ad alcuni siti, formalmente accessibili solo a maggiorenni, ha iniziato a giocare con altri utenti a giochi di guerra che durano anche più giorni. La passione lo ha portato a saltare il pranzo in qualche occasione, ma quando la madre si è accorta che non era andato a scuola per non interrompere il gioco lo ha ripreso.Ogni tentativo di intervento da parte dei familiari si è però rivelato inutile, anzi provocava reazioni impulsive, nervose ed a tratti violente del giovane. Ieri, i carabinieri, in accordo con i genitori, hanno ritirato la consolle ed alcuni videogiochi avviando anche alcuni accertamenti sulle norme che regolano sia la vendita di videogames sia l'accesso a siti di giochi On Line.
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