martedì 13 agosto 2013
Lo spiega Alessandro Cortinovis, direttore del soccorso alpino valdostano e grande esperto di sicurezza in montagna in merito all'incidente sul Monte Bianco, costato la vita a Marianna Conti, 37 anni, di Pallanzeno, e a Laura Frisa, 41 anni, di Omegna.
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L'incidente di oggi sul Monte Bianco con due alpiniste piemontesi morte e una guida alpina ferita è stato "solo una tragica fatalità". Lo spiega Alessandro Cortinovis, direttore del soccorso alpino valdostano e grande esperto di sicurezza in montagna: "Tutte le condizioni era perfette per la salita, la neve era caduta già da una settimana, la temperatura non era elevata e l'ora della partenza era quella giusta". Le due alpiniste sono morte travolte da una valanga staccatasi all'alba di oggi dal Mont Blanc du Tacul. Una terza persona, una guida alpina italiana, che stava accompagnando le due vittime, è ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale di Annecy.  Le operazioni di soccorso sono durate un paio d'ore, complicate dal pericolo di altre cadute di ghiaccio e neve. I corpi delle due donne sono stati recuperati in una zona molto impervia con numerosi crepacci circa 400 metri più a valle rispetto all'itinerario di salita. Al momento dell'incidente sull'itinerario era presente una quarantina di alpinisti. Le due donne erano di Verbania: Marianna Conti, 37 anni, residente a Pallanzeno, e Laura Frisa, 41 anni, residente a Omegna ma originaria di Antrona.
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