lunedì 14 dicembre 2015
​Prima notte da uomo libero per Salvatore Cuffaro, ex presidente della Regione Sicilia, che ieri ha lasciato il carcere dopo quasi cinque anni di detenzione.
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​Prima notte da uomo libero per Salvatore Cuffaro, l'ex Presidente della Regione siciliana, che ieri ha lasciato il carcere dopo quasi cinque anni di detenzione. L'ex governatore, dopo avere lasciato il carcere Rebibbia, è tornato a bordo di un furgoncino guidato dal fratello, nella sua casa di Palermo, dove è arrivato nella tarda serata di domenica. Oggi raggiungerà l'anziana madre che abita a Raffadali, nell'agrigentino. "È bello respirare la libertà. Oggi posso dire di aver superato il carcere", sono state ieri le prime parole dell'ex governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro, appena uscito dal carcere di Rebibbia a Roma. Cuffaro ha anche annunciato che non farà più politica i futuro: "La politica attiva, elettorale e dei partiti è un ricordo bellissimo che non farà parte della mia nuova vita. Ora ho altre priorità", ha detto l'ex governatore della Sicilia che ha detto di volere fare volontariato nel Burundi.Cuffaro dunque ha chiuso i conti con la giustizia, grazie all'indulto di un anno per i reati "non ostativi" e lo sconto di 45 giorni ogni sei mesi per buona condotta. Una storia giudiziaria iniziata il 5 novembre 2003 con la scoperta di "talpe" negli uffici della Procura di Palermo. L'alloragovernatore viene individuato, attraverso intercettazioni, come un punto di snodo della rete delle talpe. Sarebbe stato lui il principale terminale delle fughe di notizie su indagini riservate. Il 2 novembre 2004 Cuffaro è rinviato a giudizio per favoreggiamento aggravato di Cosa nostra e rivelazione di segreti d'ufficio e il 18 gennaio 2008 viene condannato a 5 anni di reclusione. "Nella mia coscienza sono innocente - dice oggi Cuffaro - Sono andato a sbattere contro la mafia. Tornassi indietro metterei un airbag. Non l'ho mai favorita ma credo diaverla sempre osteggiata". "Ieri ho pianto come un bambino - ha detto Cuffaro -. I detenuti mi hanno voluto salutare tutti insieme. Hanno fatto una cosa bellissima. In coro hanno cantato Hurricane di Bob Dylan per me. Mi ha sconvolto dentro".
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