lunedì 23 gennaio 2017
Un torrente è esondato travolgendo Giovanni Mazzara, 67 anni. Coldiretti: 400 milioni di danni nelle due regioni
Piogge torrenziali a Castronovo di Sicilia, nel Palermitano (Ansa)

Piogge torrenziali a Castronovo di Sicilia, nel Palermitano (Ansa)

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E' Giovanni Mazzara, 67 anni, un pensionato di Campofranco (Cl), l'anziano morto ieri dopo essere stato travolto dal torrente Morello nella zona di Castronovo di Sicilia. La vittima è stata identificata dopo alcune ore dall'incidente avvenuto ieri al chilometro 15 della statale 189 Palermo Agrigento. A causa delle forti piogge un'ondata di acqua e fango ha investito l'Audi Q5 sulla quale il pensionato viaggiava insieme ad altre tre persone che sono riuscite a mettersi in salvo. Giovanni Mazzara è stato invece trascinato e ritrovato dopo un'ora sommerso dall'acqua e dal fango. Ha tentato di salvarsi aggrappandosi al guardrail dalla Statale, ma non ce l'ha fatta. Le altre 3 persone si sono salvate proprio aggrappandosi al guardrail. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco, i sanitari del 118 e gli uomini della Polstrada che hanno partecipato alle ricerche. Il medico legale dopo l'ispezione sul corpo del pensionato, che era sposato, ha confermato la causa della morte per annegamento. La statale è stata riaperta alle 2 di notte. Sull'incidente indaga la Procura di Termini Imerese. I magistrati, coordinati dal Procuratore Alfredo Morvillo, stanno tentando di capire se c'erano state delle segnalazioni per lavori eseguiti nella zona.


Le previsioni meteo sull' allerta maltempo in Sicilia sono state rispettate: piogge torrenziali e forti venti flagellano da ore le province di Agrigento, Messina, Trapani, Palermo e Catania. Isolate le Eolie. A Palermo, dove i temporali sono iniziati nel pomeriggio, i pompieri sono dovuti intervenire per liberare automobilisti rimasti intrappolati nelle auto bloccate dall'acqua in diverse zone della città. A Balestrate, un comune del palermitano, è crollato il belvedere e i massi sono finiti sulla ferrovia. Il traffico ferroviario è stato interrotto. Codice rosso in tutto il catanese. Allagamenti in diverse zone del capoluogo: auto in panne per la pioggia presso il centro commerciale Porte di Catania, disagi alla viabilità su tutto l'asse dei servizi, a causa delle deviazioni. Si circola con grandi difficoltà nei pressi del Maas, mercato ittico e ortofrutticolo nella zona di Bicocca.


È soprattutto la provincia di Reggio Calabria, oltre ad alcune zone del vibonese, la più colpita dall'emergenza maltempo in queste ore in Calabria. "In poco più di 12 ore - sottolinea all'Adnkronos Carlo Tansi, dirigente della Protezione civile regionale della Calabria - in molti punti le piogge hanno oltrepassato i 200 millimetri. In particolare le aree più colpite sono Fabrizia (Vibo Valentia), nel reggino Santa Cristina d'Aspromonte, Staiti, Bruzzano Zeffirio, Melito Porto Salvo, Gioia Tauro e anche Girifalco (Catanzaro)". A Gioia Tauro viene monitorato il canale Budello che per due volte ha superato il livello di soglia. A Prunella nel reggino un centro disabili rischia di rimanere isolato a causa del pericolo frana su una strada, unica via di accesso.

Coldiretti: 400 milioni di danni in Calabria e Sicilia

Drammatico il bilancio della Coldiretti che emerge dal primo monitoraggio degli effetti dell`ondata straordinaria di maltempo con esondazioni, bombe d`acqua e frane ha colpito la Calabria e la Sicilia dove le strade si sono trasformando in percorsi di guerra con muri di contenimento caduti, buche che sono diventate vere e proprie voragini. Smottamenti nei terreni con ortaggi nella zona del catanese e sempre nella fascia etnea - continua la Coldiretti - si temono danni all`apparato radicale degli agrumi ma difficoltà si

registrano anche per le aziende che trasformano la produzione costrette a rallentare il lavoro con forti ritardi nelle consegne. Una situazione che fa salire ad oltre 400 milioni il bilancio dei danni stilato dalla Coldiretti nelle campagne in un inverno anomalo che ha portato precipitazioni violente, neve, gelo e vento soprattutto nel centrosud Italia e nelle isole distruggendo interi raccolti di ortaggi invernali e abbattendo serre e alle piante da frutta come agrumi e viti crollate sotto il peso della neve ma anche strage di animali, crollo del 50% della produzione di latte nelle mucche e pecore stressate dal freddo e perdite commerciali per le difficoltà di consegna del latte e degli altri prodotti.


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