sabato 29 ottobre 2016
Stanotte lancette degli orologi indietro di un'ora. Con questo cambio di orario, dormiremo un'ora in più ma avremo un'ora in meno di luce.
Torna l'ora solare: un'ora in meno di luce
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Stanotte lancette degli orologi indietro di un'ora perché si lascia l'ora legale e subentra quella solare. Con questo cambio di orario, dormiremo un'ora in più ma avremo un'ora in meno di luce. Le lancette dell'orologio vanno spostate alle 3 di domenica 30 ottobre che diventeranno così le 2 del mattino. Con il ritorno all'ora solare, da domenica il Sole tramonterà un'ora prima.

L'ora solare è quella naturale, mentre il passaggio 'artificiale' è quello all'ora legale, introdotta per motivi di risparmio energetico e
che ritroveremo l'ultima domenica di marzo, il 26 marzo 2017.

Secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, durante il periodo di ora legale, iniziato il 27
marzo 2016, grazie proprio a quell'ora quotidiana di luce in più che ha portato a posticipare l'uso della luce artificiale, l'Italia ha
risparmiato complessivamente 573 milioni di kilowattora (552 milioni di kWh il dato del 2015), un valore pari al consumo medio annuo di elettricità di circa 210 mila famiglie, per un controvalore pari a circa 90 milioni di euro.

L'ora legale è quella in vigore nel fuso orario al quale un paese decide di convenzionarsi e durante il periodo estivo uno
Stato può decidere di aderire alla convenzione e spostare avanti di un'ora le lancette degli orologi. Dove viene utilizzata l'ora legale,
il termine ora solare si riferisce al periodo invernale. In Italia l'ora legale fu introdotta come misura di guerra nel 1916, poi più
volte sospesa e ripresa. Dal 1996 tutti i paesi dell'Unione europea, più la Svizzera, adottano lo stesso calendario per l'ora legale,
nonostante le polemiche di alcuni stati membri.

Nelle società antiche e prima della diffusione degli orologi, le civiltà agricole si organizzavano seguendo l'andamento delle stagioni
e non con bioritmi fissi come nelle moderne civiltà industrializzate.

I contadini, che costituivano la grande maggioranza della popolazione, si alzavano all'alba, seguendo l'anticipo di luce in primavera o il ritardo in autunno. Nell'impero romano la cosiddetta 'ora prima' era sempre quella che seguiva il sorgere del sole, indipendentemente dall'istante in cui questo evento astronomico si verificasse. Nell'età contemporanea la scelta dell'ora legale non fa che riprodurre almeno in parte questo antico spostamento dei bioritmi umani a seconda delle stagioni. Nel 1784, Benjamin Franklin, l'inventore del parafulmine, pubblicò un'idea simile all'uso dell'ora legale sul quotidiano francese Journal de Paris, ma le sue riflessioni per risparmiare sulla spesa in candele non trovarono seguito in quell'epoca.

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