mercoledì 25 maggio 2016
Napoli: sicurezza, lavoro, equità e sviluppo
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​1 Mirafiori si sta riprendendo e ci auguriamo tutti che la vocazione industriale tipicamente torinese possa continuare a creare opportunità. Ma la città deve anche guardare oltre. La nuova vocazione del turismo culturale è da valorizzare, facendo sistema con il territorio piemontese: chi va in vacanza ai laghi o ai monti, deve sapere che a un’ora di autostrada trova i musei, i monumenti e i caffè storici di Torino. E poi bisogna valorizzare il già eccellente sistema universitario in chiave di sviluppo, puntando sulla ricerca, sull’innovazione e sulle start-up.
2 Le periferie torinesi sono troppo spesso degradate e abbandonate. In realtà rappresentano, con i loro commercianti, le associazioni di volontariato, sportive e culturali, tanti "cuori pulsanti" della città. Il Comune deve invogliare torinesi e turisti a recarsi nelle zone periferiche promuovendo mostre, manifestazioni e spettacoli, applicando agevolazioni sui costi del trasporto pubblico. Naturalmente sono necessari interventi di riqualificazione, dando nuova vita alle aree industriali dismesse.
3 La realizzazione del passante e il completamento della metropolitana rappresenteranno una opportunità per collegare tra loro e con il centro diverse aree difficili da raggiungere. È chiaro che servono interventi di visione a medio e lungo termine. Ogni edificio che si costruisce in aree da riqualificare dovrebbe essere realizzato con materiali e tecnologie all’avanguardia e rispettose dell’ambiente, a fronte di agevolazioni che il Comune potrebbe fornire alle imprese che si faranno carico della costruzione.
4 Da un lato la crisi aggiunge povertà, mettendo sul lastrico anche professionisti che hanno sempre lavorato e con questi intere famiglie. C’è quindi da chiedersi come si possa dare una sistemazione anche a chi arriva a Torino da Paesi lontani. È anche vero però che la nostra città, come il resto d’Italia, risente dell’invecchiamento della popolazione. I flussi migratori possono rappresentare un’opportunità e non una criticità se adeguatamente regolamentati, facendo rispettare le leggi e i diritti. Torino è la città dei Santi sociali, con una vocazione storica all’accoglienza e al multiculturalismo. Se si realizza una integrazione autentica - e in questo il vasto e strutturato mondo del volontariato torinese può fare molto - i migranti possono rappresentare una nuova linfa.
5 Il Comune dovrà sempre più tenere conto del livello di reddito di ogni famiglia e del numero dei suoi componenti. A fronte di stipendi bassi e della presenza di uno o più figli è dovere dell’amministrazione applicare agevolazioni sulle imposte municipali, oltre a riduzioni delle tariffe dei mezzi pubblici o altri servizi comunali, come scuole e asili. E, a proposito di scuole, fare opera di sensibilizzazione sociale nei confronti degli studenti sui temi dell’alcolismo, della droga, della violenza e della discriminazione.
6 A livello "culturale" sottoscrivo convintamente la linea del mio partito per la famiglia tradizionale. Detto questo, anche la politica non può non prendere atto dell’evoluzione della società e della richiesta di diritti da parte di componenti della società stessa. Su temi che riguardano la sfera personale e affettiva sono per la libertà di coscienza. Se poi ci sono nuove leggi, vanno rispettate.
7 Il "poker" sicurezza-lavoro-equità-sviluppo. Temi da affrontare congiuntamente perchè una città più sicura (più vigili urbani fuori dagli uffici e sulle strade, lotta al degrado e al commercio abusivo...) significa anche una città dove si creano le condizioni per la crescita e i diritti. Infine, un progetto al quale tengo particolarmente è l’equiparazione delle migliaia di dipendenti, commercianti e professionisti che lavorano nella zona a traffico limitato ai residenti nella stessa area per quanto riguarda il costo dei parcheggi.
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