venerdì 29 settembre 2017
Le forze dell'ordine hanno respinto alcuni giovani che hanno provato a raggiungere piazza Carlina, sede dell'hotel che ospita i ministri partecipanti. In serata bloccato un ponte
Inizia il G7 dedicato al lavoro, subito tensioni e scontri
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Oltre alla richiesta che dovrebbe essere confermata domani dai Ministri dei Sette Grandi – collaborare per un lavoro migliore e più equo -, la giornata è iniziata con forti proteste che, dopo una pausa, sono riprese nel tardo pomeriggio con un assalto all’area dov’è l’albergo che ospita i delegati dei Sette Grandi e, successivamente, il blocco del ponte della Gran Madre sul Po, uno dei principali della città. Domani le contestazioni potrebbero arrivare fino al castello dei Savoia.


Il G7 è iniziato a sera con un incontro formale fra tutti i ministri e tutti i sindacati. Presentato un documento unitario con un’idea di base: la responsabilità dei Governi di fronte al tema del lavoro per tutti in un contesto di crescenti disuguaglianze oltre che di forti cambiamenti nelle diverse economie con la digitalizzazione, i mutamenti demografici e quelli determinati dalle migrazioni. Una “giusta transizione” verso un mercato del lavoro più complesso di prima ma che deve essere più equo rispetto al passato, è quello che i lavoratori hanno chiesto ai Governi. Posizioni condivise dal ministro Giuliano Poletti.


Sulle delegazioni del G7 Lavoro è arrivato anche il messaggio dell’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, che come capo della Conferenza Episcopale del Piemonte, ha ricordato i molti “santi sociali” piemontesi e sottolineato l’esigenza “di svolgere gli incontri in programma a vantaggio di tutto l’uomo e di tutti gli uomini, ponendo attenzione non solo agli interessi produttivi, commerciali ed economici, ma anche al grido dei più poveri e della nostra madre terra”.

Ma mentre i partecipanti al vertice affluivano alla Reggia, un corteo di studenti e antagonisti dalla mattinata al pomeriggio inoltrato ha percorso le vie del centro di Torino, tentando in diversi momenti di oltrepassare il cordone di forze dell’ordine per raggiungere l’albergo dove sono alloggiate le delegazioni dei sette Stati. Due manifestanti sono stati fermati, mentre in diverse occasioni la polizia ha dovuto effettuare alcune cariche “di alleggerimento” per disperdere i manifestanti.

A sera, quindi, mentre a Venaria si chiudeva la prima giornata di lavori, in centro a Torino i manifestanti hanno fatto circolare la voce di voler interrompere la “Notte dei ricercatori”, una iniziativa voluta per far conoscere a tutti i legami fra scienza e opportunità di lavoro, mentre uno dei principali ponti della città, quello della Gran Madre, veniva bloccato.


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