lunedì 5 settembre 2011
Dall'esilio di Anita Garibaldi a qual è il contrario di "solerte", dall'eclissi lunare alle funzioni degli organi. Sono questi alcuni degli argomenti dei test a cui hanno risposto oggi migliaia di ragazzi che hanno cercato di conquistarsi un posto nella facoltà di Medicina della Sapienza a Roma. 
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Dall'esilio di Anita Garibaldi a qual è il contrario di 'solertè, dalla data dell'Unità d'Italia a mettere in ordine cronologico le opere di Pirandello, Montale, Verga e Moravia, dall'eclissi lunare alle funzioni degli organi. Sono questi alcuni degli argomenti dei test a cui hanno risposto oggi migliaia di ragazzi che hanno cercato di 'conquistarsì un posto nella facoltà di Medicina della Sapienza a Roma. "Speriamo sia andato bene - ha detto Pietro Giammanco, 19 anni, il primo a consegnare il test nell'aula di Ortopedia -. Biologia e chimica erano abbastanza accessibili. Rispetto all'anno scorso c'erano più domande di logica. Invece non capisco perchè mettere le domande di cultura generale. Si tratta di puro nozionismo che uno può avere o no". Ottanta domande a cui gli aspiranti discepoli di Ippocrate hanno dovuto rispondere in due ore: biologia, logica, cultura generale, matematica, fisica e chimica. C'è chi esce sorridente dall'aula, sicuro delle crocette messe sul compito, e chi meno, magari sollevato nel morale dall'abbraccio dei genitori che aspettavano con ansia sulle scale della facoltà. Per qualcuno è stato più semplice affrontare le domande di chimica, fisica e matematica, per altri invece quelle di cultura generale. In molti, però, si sono lamentati dei quiz di logica: "Sono tre volte che provo ad entrare a medicina - ha raccontato il ventenne Luigi Farina - e mai mi era capitato di rispondere ad una domanda come questa. Mi ha lasciato traumatizzato e me la ricordo ancora: 'C'è un cane legato ad un palo con una corda di 13 metri. Il palo è distante 5 metri dal sentiero. Quanto sentiero riesce a compiere il cane?'".All'uscita tra abbracci, sorrisi e lacrime per sfogare la tensione non sono mancate neanche le critiche: "Non capisco perchè non si possa fare una selezione, sempre al primo anno, ma dopo l'ingresso all'università - ha detto Marianna D'Amato, 20 anni, per la seconda volta sui banchi dei test -. In modo tale che si possa fare una selezione in base al merito".
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