mercoledì 27 ottobre 2010
Il primo cittadino del paese vesuviano ha effettuato un sopralluogo alla cava Sari insieme con una delegazione delle "mamme vulcaniche", accompagnati da Nicola dell'Acqua della Protezioen civile nazionale. Una folta manifestazione, alla quale hanno partecipato circa 3mila persone, si è svolta ieri sera sulla strada di accesso allo sversatoio.
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«Non ci sono al momento rischi epidemie determinate dalla discarica nella cava ex Sari», ma è necessario «provvedere rapidamente a ripulire le strade di Boscoreale, in cui sono ammassati ormai da otto giorni rifiuti perché» non si conferisce, proprio per evitare possibili focolai di epidemie». A dirlo, il sindaco di Boscoreale Gennaro Langella, che oggi ha effettuato un sopralluogo allo sversatoio insieme con una delegazione delle "mamme vulcaniche", accompagnati da Nicola dell'Acqua della Protezioen civile nazionale. «Abbiamo constatato che vi sono in corso lavori di copertura dei rifiuti con terriccio e pozzolana  per contenere gli odori - spiega - e di preparazione. La discarica a breve riprenderà a funzionare con il conferimento dei rifiuti provenienti dai 18 comuni dell'area rossa del Vesuvio».Langella aggiunge che dell'Acqua lo ha informato dell'attivazione di un sito internet curato dalla Protezione civile dove saranno pubblicate tutte le notizie relative all'ex cava Sari, dalla quantità di rifiuti sversata ai controlli.Alle 16.30 una riunione in prefettura a Napoli tra i sindaci della zona stabilirà cronoprogramma, modalità e procedure per il conferimento. «Ripulire le strade è necessario, proprio per evitare focolai di epidemie che al momento non esistono», ribadisce.UN'ALTRA NOTTE DI TREGUAUn'altra notte di tregua al presidio dei manifestanti sulla rotonda di via Panoramica, la zona di accesso alla discarica Sari di Terzigno (Napoli).  Un corteo, composto da circa 3mila persone, secondo quanto reso noto dagli organizzatori, proveniente da Pompei si è sciolto senza problemi dopo che i manifestanti hanno urlato una serie di slogan e cantato l'Inno di Mameli.Al presidio hanno partecipato anche alcuni sindaci della zona. I manifestanti hanno ribadito il loro no alla discarica nel Parco nazionale del Vesuvio, evidenziando, dopo gli incidenti dei giorni scorsi, il carattere pacifico della protesta.A favorire la tregua soprattutto la sospensione dell'attività di sversamento dei rifiuti nella cava Sari. La tensione resta alta. Massima attenzione, quindi, alla ripresa del passaggio, nelle prossime notti, dei camion che devono portare spazzatura nello sversatoio. Un passaggio che nei giorni scorsi era stato caratterizzato da altissimi momenti di tensione con scontri tra manifestanti e forze dell'ordine.
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