martedì 9 settembre 2014
«Resta alta la guardia verso i centri di aggregazione religiosa nel nostro Paese. In Italia operano 514 associazioni e 396 luoghi di culto musulmani».
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L'Italia e Roma, come culla della cristianità, sono un obiettivo "non secondario" dell'Is, anche se al momento non ci sono "evidenze investigative di progettualità terroristiche nel nostro Paese". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, in un'informativa alla Camera sul rischio terrorismo di matrice religiosa."Resta alta la guardia - ha aggiunto Alfano - verso i centri di aggregazione religiosa nel nostro Paese". Al momento, ha segnalato il titolare del Viminale, in Italia operano 514 associazioni e 396 luoghi di culto musulmane.C'è una evoluzione del jihadismo fondamentalisto che porta diretti all'Is, l'organizzazione terroristica di matrice islamica. "Occorre rafforzare le ami legislative di cui disponiamo" per contrastare la nuova minacciaterroristica, ha detto il ministro dell'Interno.C'è un "rischio reduci che potrebbero dare vita alla prosecuzione conflitto e a uno stillicidio di attentati". Occorrono strumenti, ha proseguito Alfano, che consentano di contrastare i cosiddetti 'lupi solitari' e ne consentano, quindi, la "perseguibilità di condotte fondate su pulsioni individualiste".Dall'Italia sono transitate 48 persone per combattere in Siria, due con passaporto italiano. Uno, il genovese Giuliano Delnevo, è morto ad Aleppo.
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