La terra continua a tremare nel cuore dell'Italia. Scosse di assestamento che gettano nel panico la popolazione e che si sono susseguite praticamente senza sosta dal 24 agosto ad oggi. Nella notte una scossa di magnitudo 4.3 in provincia di Perugia ha riportato la paura nella zona di Norcia, dove la gente è scesa in strada ma non risultano feriti. Il sindaco Alemanno ha riferito anche di piccoli crolli sulle mura antiche della città già danneggiate dal sisma precedente.
Poco prima delle 13 un terremoto di magnitudo 4,5 è stato
registrato dalla rete sismica dell'Istituto Nazionale di
Geofisica e Vulcanologia (Ingv) nella zona di Macerata, tra
Pontegallo e Castelmonaco sul Nera. Ad Accumoli la scossa si è avvertita proprio mentre, sotto il tendone del campo
sfollati, stavano dando comunicazioni alla popolazione il capo
della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il commissario Vasco
Errani e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Curcio ha interrotto il suo
intervento e alcune persone si sono lievemente spaventate.
"La prima soluzione
dell'emergenza terremoto è stata le tende", "ma quella prossima,
che si è condivisa, è rimanere nei territori e tra le soluzioni
che consentiranno di rimanere e tornare nella propria terra sono
le casette. Ma servono sette mesi per realizzarle" ha detto
Fabrizio Curcio.
Dopo dieci giorni di
lavoro da parte del Genio dell'Esercito e dei volontari della
Protezione Civile del Friuli è stato riaperto ad Amatrice il ponte Tre
Occhi, importante via di collegamento per il Paese simbolo del
terremoto. Il nuovo ponte è stato inaugurato dal capo della
Protezione Civile Curcio, dal presidente della Regione
Nicola Zingaretti e dal sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi.
Il primo cittadino si è commosso all'apertura del ponte:
"questo ponte si chiamerà 'Ponte della Rinascità - ha detto tra
le lacrime - oggi inizia una nuova vita. Conserverò con me
questa bandiera, che è un segno di rinascita". "Dopo pochi
giorni dal tragico terremoto - ha sottolineato Zingaretti -
siamo già nella fase concreta della ricostruzione in quanto
quello della mobilità è un pezzo non marginale della
ricostruzione, che qui è già partita".
C'erano anche dei giocattoli
destinati ai bambini terremotati nel furgone dei due
pluripregiudicati romani, un 47enne e un 41enne, arrestati la
notte scorsa dai carabinieri nei pressi della tendopoli di Rio
di Acquasanta Terme (Ascoli Piceno). I due finti volontari sono
stati individuati durante un servizio di filtraggio attivato dai
Cc a tutela del campo di Acquasanta, che ospita sfollati del
terremoto del 24 agosto, tra i quali diversi bambini.