sabato 3 settembre 2016
​La terra trema ancora a Perugia e Macerata. Intanto si prova a ripartire: ad Amatrice riaperto il Ponte Tre Occhi. Curcio ed Errani tra gli sfollati: entro sette mesi ci saranno le casette.
Quattro domande ancora aperte
Terremoto, lo sciame sismico continua
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​La terra continua a tremare nel cuore dell'Italia. Scosse di assestamento che gettano nel panico la popolazione e che si sono susseguite praticamente senza sosta dal 24 agosto ad oggi. Nella notte una scossa di magnitudo 4.3 in provincia di Perugia ha riportato la paura nella zona di Norcia, dove la gente è scesa in strada ma non risultano feriti. Il sindaco Alemanno ha riferito anche di piccoli crolli sulle mura antiche della città già danneggiate dal sisma precedente.  Poco prima delle 13 un terremoto di magnitudo 4,5 è stato registrato dalla rete sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) nella zona di Macerata, tra Pontegallo e Castelmonaco sul Nera. Ad Accumoli la scossa si è avvertita proprio mentre, sotto il tendone del campo sfollati, stavano dando comunicazioni alla popolazione il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il commissario Vasco Errani e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Curcio ha interrotto il suo intervento e alcune persone si sono lievemente spaventate. "La prima soluzione dell'emergenza terremoto è stata le tende", "ma quella prossima, che si è condivisa, è rimanere nei territori e tra le soluzioni che consentiranno di rimanere e tornare nella propria terra sono le casette. Ma servono sette mesi per realizzarle" ha detto Fabrizio Curcio. Dopo dieci giorni di lavoro da parte del Genio dell'Esercito e dei volontari della Protezione Civile del Friuli è stato riaperto ad Amatrice il ponte Tre Occhi, importante via di collegamento per il Paese simbolo del terremoto. Il nuovo ponte è stato inaugurato dal capo della Protezione Civile Curcio, dal presidente della Regione Nicola Zingaretti e dal sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. Il primo cittadino si è commosso all'apertura del ponte: "questo ponte si chiamerà 'Ponte della Rinascità - ha detto tra le lacrime - oggi inizia una nuova vita. Conserverò con me questa bandiera, che è un segno di rinascita". "Dopo pochi giorni dal tragico terremoto - ha sottolineato Zingaretti - siamo già nella fase concreta della ricostruzione in quanto quello della mobilità è un pezzo non marginale della ricostruzione, che qui è già partita". C'erano anche dei giocattoli destinati ai bambini terremotati nel furgone dei due pluripregiudicati romani, un 47enne e un 41enne, arrestati la notte scorsa dai carabinieri nei pressi della tendopoli di Rio di Acquasanta Terme (Ascoli Piceno). I due finti volontari sono stati individuati durante un servizio di filtraggio attivato dai Cc a tutela del campo di Acquasanta, che ospita sfollati del terremoto del 24 agosto, tra i quali diversi bambini.
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