sabato 27 agosto 2016

​Le parole del vescovo d'Ercole ai funerali solenni di 35 vittime marchigiane ad Ascoli (Alessia Guerrieri). Mattarella ha abbracciato uno a uno tutti i parenti. Il presidente in visita ad Amatrice e Accumoli e negli ospedali dove sono i feriti. I morti saliti a 291.
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Mattarella: non vi lasceremo soli
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E adesso che si fa? La domanda che in questi giorni in molti si sono fatti è lo spunto per cominciare a parlare ai parenti di quelle 35 vittime, racchiuse in bare in mogano in fila davanti a lui. Il vescovo di Ascoli Piceno, monsignor Giovanni D'Ercole, ha promesso di "non dire le solite cose da prete o di circostanza" per spiegare il senso di morti tanto atroci e ingiuste. "Ora il senso di tutto questo si trova nell'abbraccio dell'Italia intera e nella preghiera che è anche essa abbraccio. Il terremoto può togliere in pochi istanti tutto, ricorda il pastore, "ma non può toglierci il coraggio della fede. E non adesso non dobbiamo perdere la fede che è la scialuppa di salvataggio". Il sisma ci insegna inoltre che "la natura non perdona - aggiunge il vescovo D'Ercole - e che dobbiamo imparare a dialogare con lei, non sfidarla". Proviamo ad immaginare il terremoto perciò "come un aratro che spacca la terra, ma è strumento vivo per una nuova rinascita". In questo solco però "solo la fede ci indica come reagire: con i piedi ben piantati a terra e il volto rivolto al Cielo". Senza dimenticare che, conclude il presule, "come in questi giorni abbiamo sofferto, sperato e pregato insieme", si ricostruisce "solo insieme". Dunque, non perdete il coraggio, insieme ricostruiremo, ha detto monsignor D'Ercole.I funerali solenni per le 35 vittime marchigiane del terremoto di mercoledì si sono celebrati a partire dalle 11.30 nella palestra comunale, alla presenza delle più alte cariche dello Stato: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i presidenti di Senato e Camera, Grasso e Boldrini, e quello del Consiglio, Matteo Renzi, accompagnato dalla moglie Agnese.  Nel corso dell'omelia il vescovo ha ricordato Giorgia e Giulia, le due sorelline, una sopravvissuta e l'altra morta che sono diventate tra i simboli del sisma: "La più grande Giulia purtroppo morta, ma ritrovata in una posizione protettiva su Giorgia - ha detto -  che sembrava spaesata con la bocca piena di macerie. Morte e vita erano abbracciate, ma ha vinto la vita: Giorgia. Anzi, dalla morte è rinata la vita perché chi esce dal terremoto è come se nascesse di nuovo".  Durante la sua toccante omelia il vescovo di Ascoli ha letto una pagina di Don Camillo e di quando l'"originale parroco deve affrontare il dramma dell'alluvione". Anche quei cittadini sono alle prese con le domande rivolte a Dio: perché? La risposta data da don Camillo e indicata dal vescovo: "Stare insieme è la scialuppa di salvataggio nella tempesta". Mattarella: non vi lasceremo soliNella palestra sono risuonati i nomi di ciascuna delle 35 vittime. Il rito è stato trasmesso da due maxi schermo all'esterno e nel Duomo di Ascoli. Al termine della cerimonia funebre il presidente Mattarella ha abbracciato uno a uno i parenti di ciascuna delle 35 vittime, intrattenendosi con ognuno. A loro e a tutti gli sfollati ha assicurato: non vi lasceremo soli.

Successivamente Mattarella è andato all'ospedale Mazzoni di Ascoli. Lì ha visitato i feriti, portando una bambola in regalo alla piccola Giorgia, che oggi compie 4 anni e con la quale si è intrattenuto per qualche minuto.

Anche il Papa in preghiera"Anche il Papa in preghiera per i terremotati". Lo ha affermato stamani a Pordenone il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano.  Manifestando "la mia partecipazione al lutto che ha colpito le famiglie dei terremotati e tutta Italia", Parolin ha aggiunto che "la giornata di lutto nazionale esprime una partecipazione corale a questa tragedia. Il Papa si è già fatto presente e continuerà a farsi partecipe in questa giornata di lutto assicurando la solidarietà e la propria preghiera".Le salme ad ArquataLe famiglie hanno voluto riportare le salme nei cimiteri di Arquata e di Capodacqua. Hanno deciso che i loro cari "riposino lì" accanto a loro, non lontano dalle case colpite che vogliono ricostruire come e dove erano, sottolinea il sindaco Aleandro Petrucci. Così al termine del rito religioso i carri funebri hanno percorso le strette stradine che portano ai cimiteri, danneggiati dal sisma ma ancora agibili. L'obiettivo del sindacoè di creare appena possibile un'area dedicata alle vittime delterremoto. Il 31 agosto i funerali per le vittime lazialiI morti laziali di Amatrice e Accumoli invece saranno onorati martedì prossimo, 31 agosto, alle 18 in un giardino all'aperto di Amatrice, senza le salme per ragioni di spazio, ha annunciato monsignor Domenico Pompili, vescovo di Rieti. Sarà presente il premier Renzi. Una notte di scosseAncora una notte di scosse, l'intensità delle quali si va però sempre più riducendo rispetto ai giorni scorsi. Mattarella ad AmatriceMattarella è arrivato questa mattina alle 8 ad Amatrice in elicottero, e ha voluto visitare a piedi il centro distrutto. Negli stessi minuti arrivava la conferma del ritrovamento di altri due corpi sotto le macerie dell'hotel Roma: si tratta di una giovane coppia di Orvieto. Poi i ritrovamenti di corpi sono proseguiti: altri 6 ad Amatrice. Nel pomeriggio il decesso di un uomo in ospedale. Il bilancio delle vittime, forse questa volta definitivo, è salito a 291. Ancora 14 corpi di riconoscereIn campo 6.120 soccorritori, 2.500 persone assistite. Gli estratti vivi dalle macerie sono 238. Nelle Marche non risultano dispersi. Al lavoro il gruppo di esperti che opera sui riconoscimenti: ad Amatrice ci sono 14 vittime ancora da identificare; per 5 si è proceduto all'esame del Dna. 

Dopo aver visitato il centro di coordinamento allestito nel palazzetto dello sport di Amatrice, Mattarella è andato nella tendopoli, poco distante, poi di nuovo per strada, dove ha abbracciato una donna anziana, cercando di rincuorarla. Il presidente, sempre a piedi e circondato da autorità, forze dell'ordine e da personale del Quirinale, si è poi spostato ad Accumoli. Renzi: il governo c'è"Ci siamo e ci saremo sempre": così il presidente del consiglio Matteo Renzi si è rivolto ad alcuni sindaci, al termine dei funerali delle vittime marchigiane, parlando del sostegno alle aree colpite dal terremoto. Tra i punti su cui c'è stata condivisione, vi sono interventi urgenti per la ricostruzione della scuola, della chiesa e del municipio di Arquata del Tronto. "Ditemi cosa è meglio per voi: non possiamo decidere tutto noi da Roma" ha detto Renzi ai terremotati. . Gli sfollatiPer gli sfollati è intanto trascorsa una nuova notte di quella che sta diventando una tragica normalità. In molti sono continuati ad affluire nel nuovo campo allestito ai piedi del centro di Arquata del Tronto. Anche nelle altre strutture di emergenza, da Accumoli ad Amatrice, si completano gli ultimi servizi e le aree di accoglienza stanno funzionando a pieno.Sconfortati i soccorritori per una grande frana che lambisce la Salaria a Pescara del Tronto. La corsia in direzione Roma è stata chiusa e il traffico è regolato da un semaforo di emergenza.L'inchiesta bis della Procura di AscoliLa Procura di Ascoli Piceno ha aperto un fascicolo di indagine sul terremoto che ha provocato vittime e crolli nel territorio,  ad Arquata e Pescara del Tronto.Il primo incarico affidato ai Cc dal magistrato è stata l'identificazione dei cadaveri e la geolocalizzazione del ritrovamento dei corpi, in base alla quale ricostruire eventuali responsabilità relativa alla costruzione, ricostruzione o consolidamento sismico delle abitazioni. Una inchiesta è stata avviata anche dalla Procura di Rieti per verificare in particolare i motivi dei crolli nel Reatino.Sei milioni di euro racolti con smsÈ salita a 6.120.296 euro la cifra raccolta a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto grazie al numero solidale 45500, attivo dalle 15 dello scorso 24 agosto. Lo riferisce il Dipartimento della Protezione Civile.

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