giovedì 21 maggio 2020
Il Mef ha trasferito 78 milioni ai Comuni del cratere e 13 a quelli al di fuori per un totale di 80 interventi. "Molto soddisfatto" Fabrizio Curcio, capo struttura di missione
La ricostruzione all'Aquila

La ricostruzione all'Aquila - Ansa

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Sbloccati 91 milioni per la ricostruzione dell'Abruzzo colpito dal terremoto del 6 aprile 2009. Il Ministero dell'economia e delle finanze ha, infatti, trasferito i fondi, 78 milioni ai comuni del cratere e 13 ai comuni fuori dal cratere per un totale di 80 interventi. "Continuano le buone notizie sulla ricostruzione dell’Abruzzo - commenta dando la notizia Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento CasaItalia della Presidenza del Consiglio dei ministri e Responsabile della struttura di missione della stessa Presidenza -. Siamo molto soddisfatti perché in questi giorni ci siamo impegnati tanto insieme agli Uffici speciali per la ricostruzione, per fare in modo che il Ministero trasferisse i fondi a favore della ricostruzione privata. Una spinta ulteriore a favore dei cittadini per la ricostruzione privata che in Abruzzo è già a buon punto il lavoro continua con la stessa energia in tutti gli aspetti della ricostruzione".

Ricordiamo che, come ci ha spiegato Curcio in un'intervista di poco più di un mese fa, ad essere in ritardo è soprattutto la ricostruzione pubblica. Per quella privata su 8,8 miliardi assegnati ne sono stati spesi 6,6, il 75%. Per quella pubblica su 2,9 miliardi assegnati, ne sono stati spesi solo 1,6, appena il 55%. "Sulla privata - ci aveva detto - i meccanismi sono ormai rodati e le procedure consolidate. Per quella pubblica dovremo capire come accelerare i processi. E penso che anche l'esperienza drammatica che stiamo vivendo potrà aiutare il Paese nella ripartenza, anche rivedendo alcune procedure". E oggi è arrivato un segnale positivo anche su questo fronte, con l'assegnazione da parte del Cipe di altri 92 milioni per la ricostruzione pubblica e per il progetto Restart con diverse iniziativa e a favore dello sviluppo e del turismo nel territorio colpito dal sisma del 2009.

“L'impegno della struttura di missione - prosegue Curcio - che procede quotidianamente in stretta collaborazione con USRA e USRC guidati da Salvo Provenzano e Raffaello Fico, continuerà soprattutto sulla tematica della ricostruzione degli edifici scolastici su cui stiamo lavorando in sistema con gli enti locali e i Ministeri dell’Istruzione e delle Infrastrutture. Per noi una vera e propria priorità”. In questo senso lo scorso 22 aprile sono state firmate assieme al Ministero dell'Istruzione le Linee guida per la ricostruzione delle scuole. Si tratta di un insieme di regole, suggerimenti e chiarimenti sulle procedure redatte a favore delle istituzioni, di solito i comuni (nel ruolo di soggetti attuatori), che hanno fatto richiesta di finanziamento nell’ambito del primo Piano annuale previsto dalla legge 125 del 2015. Perchè ancora una volta i fondi ci sono ma si fa fatica, e troppo lentamente, a utilizzarli. In questo senso sono state realizzate anche alcune schede per capire il fabbisogno in vista di un nuovo Piano annuale che vedrà la luce nelle prossime settimane. Proprio per evitare sprechi e per spendere bene, rapidamente e nei luoghi che ne hanno davvero la necessità.

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