martedì 3 dicembre 2013
​Il reato di combustione di rifiuti abbandonati punibile fino a 5 anni di carcere. 
Si continui a vigilare di A. M. Mira | Finisce il tempo dell'ingordigia di M. Patriciello
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​Palazzo Chigi ha approvato il decreto legge relativo a "disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali", ovvero alla situazione nella cosiddetta Terra dei fuochi. Viene introdotto nell'ordinamento italiano il reato di combustione dei rifiuti. È inoltre stabilita la perimetrazione delle aree agricole interessate e della campagna ed entro 150 giorni tutti i terreni saranno controllati. Con il dl sulla Terra dei fuochi, messo a punto dal lavoro del ministro dell'Ambiente Andrea Orlando e dal ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo, approvato dal Cdm di oggi, si dà il via alla mappatura delle aree interessate e si semplificano e accelerano le bonifiche. I CONTENUTI
Arriva il carcere per chi appicca roghi a cumuli di rifiuti tossici abbandonati. Lo prevede il Dl Terra dei fuochi approvato dal Cdm che introduce sanzioni penali ed il reato di combustione illecita di rifiuti con la reclusione da due a cinque anni.La prima norma del provvedimento - si legge nel Dl - "ha l'obiettivo di introdurre sanzioni penali per contrastare chi appicca i roghi tossici, oggi sanzionabili solo con contravvenzioni". Il Dl prevede che "salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque appicca il fuoco a rifiuti abbandonati ovvero depositati in maniera incontrollata in aree non autorizzate è punito con la reclusione da due a cinque anni. Nel caso in cui sia appiccato il fuoco a rifiuti pericolosi, si applica la pena della reclusione da tre a sei anni".
La pena aumenta di un terzo "se i delitti sono commessi nell'ambito dell'attività di un'impresa, o comunque di un'attività organizzata. La pena è aumentata se i fatti sono commessi in territori che, al momento della condotta e comunque nei cinque anni precedenti, siano o siano stati interessati da dichiarazioni di statodi emergenza nel settore dei rifiuti (è il caso della Campania)". "Se per la commissione dei delitti sono utilizzati mezzi di trasporto, si applica la confisca. Alla sentenza di condanna - si legge ancora nelDl - consegue la confisca dell'area sulla quale è commesso il reato, se di proprietà dell'autore o del compartecipe al reato, fatti salvi gli obblighi di bonifica e ripristino dello stato dei luoghi".
"La necessità dell'incriminazione - si spiega nel Dl - scaturisce dall'inadeguatezza dell'attuale sistema sanzionatorio che inquadra l'illecita combustione dei rifiuti quali violazioni prive - nella sostanza e nella prassi applicativa - di rilevanza penale. È palese l'inadeguatezza della risposta sanzionatoria a fronte dei concretirischi di contaminazione delle matrici ambientali e pregiudizio per la salute umana che le emissioni prodotte dalle combustioni dei rifiuti producono".LE REAZIONIPer la Terra dei Fuochì è stato predisposto un decreto legge "con alcune fattispecie di reato che sono state introdotte nel nostro ordinamento per dare una risposta senza precedenti, netta, a un'emergenza che per troppi anni si è protratta senza un intervento all'altezza". Lo ha affermato il premier, Enrico Letta, nelcorso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi. "Dobbiamo recuperare il tempo perduto" ha aggiunto il presidente del Consiglio.Un "grazie" ai cittadini per aver tenuto alta l'attenzione sulla "grave crisi" della Terra dei fuochi. Il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando, in conferenza a Palazzo Chigi si è rivolto ai cittadini ringraziandolianche perché "molte delle cose messe nero su bianco" nel provvedimento, oltre al lavoro dei tecnici, sono "il frutto di un confronto continuo". Ma oltre ai cittadini, che hanno mantenuto "i riflettori accesi", Orlandoringrazia anche i "cronisti locali". In quei luoghi, conclude il ministro, "non solo c'è una grave crisi ambientale ma c'è stata anche un'interruzione del circuito democratico"."Finalmente si farà quanto era da tempo necessario fare sul versante agricolo: la perimetrazione delle aree contaminate". Lo ha dichiarato il ministro per le Politiche Agricole, Nunzia De Girolamo, durante la conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al provvedimento sullacosiddetta Terra dei fuochi. "In tempi brevissimi potremo monitorare e individuare le zone colpite dal disastro ambientale, sarà una grande operazione verità e quei terreni non saranno più coltivabili", ha aggiunto poi De Girolamo, precisando inoltre che il decreto "non è un punto di arrivo ma un punto di partenza per una nuova Campania, che non gira il capo dall'altra parte e scende in piazza per la legalità"."Vorrei ringraziare il ministro dell'Interno Alfano che ci ha consentito l'utilizzo dei militari nella Terra dei fuochì", ha aggiunto la De Girolamo.
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