venerdì 25 giugno 2010
Lo scorso 13 dicembre colpì al viso Silvio Berlusconi lanciandogli contro una statuetta del Duomo di Milano. Per i periti che lo hanno valutato, Massimo Tartaglia era «incapace di intendere e di volere».
COMMENTA E CONDIVIDI
Quella sera del 13 dicembre 2009, quando aggredì Silvio Berlusconi al termine di un comizio in piazza Duomo a Milano, Massimo Tartaglia era «incapace di intendere e volere». È la conclusione cui sono arrivati i due periti nominati dal gup Luisa Savoia nell'ambito del procedimento, con rito abbreviato, a carico dell'uomo che colpì al volto il premier Berlusconi con una statuetta del Duomo di Milano Massimo Tartaglia è accusato di lesioni aggravate dalla premeditazione e dal fatto che la vittima è un pubblico ufficiale. La perizia, depositata oggi, è stata notificata alle parti. Martedì prossimo, 29 giugno, riprenderà il procedimento. Intanto tartaglia si trova agli arresti domiciliari in una comunità di recupero.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: