mercoledì 30 giugno 2010
Aull'aumento del gas (+ 3.2%) pesano la scarsa concorrenza e l'incremento delle quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi: rispetto al giugno 2009, infatti, il petrolio è aumentato di oltre il 25% in euro. Da domani scattano le nuove tariffe elettriche "biorarie".
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Nuovo calo per la bolletta della luce (-0,5%) ma nuovo aumento per quella del gas (+3,2%). Su entrambi i settori incide l'aumento delle quotazioni petrolifere (oltre il 25% negli ultimi 12 mesi), ma l'asimmetria tra le variazioni elettricità e gas è legata alla permanente differenza tra le efficienze dei due mercati: in crescita per l'elettrico, ancora insoddisfacente per il gas. Lo rende noto l'Authority per l'Energia.Per l'energia elettrica, la diminuzione dello 0,5% si aggiunge alle consistenti riduzioni già registrate nel 2009 e nei primi due trimestri di quest'anno. La spesa media di una famiglia tipo si riduce ulteriormente di circa di 2 euro su base annua; questa nuova riduzione si somma a quelle di 39 euro del 2009 e di 23 euro dei primi due trimestri del 2010. L'ultima riduzione (-0,5%) sarebbe stata superiore se non si facesse sentire il crescente impatto degli oneri per i sussidi alle fonti rinnovabili che, per legge, fanno parte della bolletta (nota integrativa di seguito). In particolare, rispetto al 2009 è raddoppiata l'incidenza del fotovoltaico che oggi rappresenta circa 800 milioni di euro interamente a carico della bolletta.Per il gas naturale, sull'aumento del 3,2% pesano la scarsa concorrenza ed, ancora, l'incremento delle quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi: rispetto al giugno 2009, infatti, il petrolio è aumentato di oltre il 25% in euro. Per una famiglia tipo così si determina una maggior spesa di 32 euro, su base annua. A fronte di questa situazione, l'Autorità ha già per tempo deciso una modifica della formula di aggiornamento trimestrale prezzi, applicabile dal primo ottobre, «che determinerà un contenimento delle bollette prima dei maggiori consumi invernali delle famiglie. Infatti la nuova formula consentirà di trasferire ai consumatori i primi benefici emergenti dai minori prezzi gas dei mercati internazionali spot e dalle rinegoziazioni dei contratti a lungo termine take or pay; tutto ciò rispettando i contratti in essere e l'equilibrio economico-finanziario degli operatori di settore».LUCE, ARRIVA LA BIORARIADdomani per 4,5 milioni di famiglie il costo dell'energia elettrica sarà calcolato in base alle nuove tariffe biorarie: più convenienti la sera, la notte e i festivi e più alte nel corso della giornata, quando domanda e costo dell'elettricità sono effettivamente più elevati.Tre le fasce di consumo. La prima, dalle 8 alle 19 dei giorni feriali, è quella in cui la tariffa per l'energia elettrica è più costosa ed è indicata nelle bollete don il termine "fascia F1"; la seconda, dalle 19 alle 8 dei giorni feriali, è la fascia oraria agevolata in cui la tariffa per l'energia elettrica è più bassa. È indicata nelle bollette con il termine "fascia F2/3". Infine, nei week end e nei giorni festivi, si applica la tariffa agevolata per l'intera giornata.Il passaggio al nuovo sistema è automatico per tutti i consumatori che non hanno aderito al mercato libero e che sono dotati di contatore elettronico (in grado cioè di leggere i consumi nei diversi momenti), ma sarà graduale. Da domani saranno interessate 4,5 milioni di famiglie, ad agosto si salirà a 11 milioni, a 15,5 a ottobre, a 20 milioni a dicembre. Per risparmiare bisognerà quindi abituarsi a concentrare almeno due terzi dei consumi di sera, in nottata e nei week end, ricordandosi per esempio di mandare la lavatrice e la lavastoviglie dopo cena, di accendere lo scaldabagno elettrico la mattina appena svegli o di stirare la domenica. Per cominciare ad organizzarsi con un pò di anticipo, nelle tre bollette precedenti all'introduzione dei nuovi prezzi sono riportate informazioni dettagliate selle novità e i consumi effettuati sono già ripartiti in base alle tre fasce.RISPARMIO E RISPETTO DELL'AMBIENTENel primo anno e mezzo la differenza fra maggiore o minor prezzo sarà molto piccola, circa il 10%. A partire da gennaio 2012 le differenze di prezzo saranno più accentuate con maggiori possibilità di risparmio o con eventuali aggravi più significativi. Inoltre, l'Autorità stima che, se l'insieme delle famiglie italiane spostasse il 10% dei consumi nei periodi più favorevoli, si otterrebbe una riduzione di 450 mila tonnellate l'anno di anidride carbonica, equivalente alle emissioni di una centrale in grado di soddisfare i consumi di una città di circa 500 mila abitanti. Si risparmierebbero circa 9 milioni l'anno per minori emissioni di CO2, circa 80 milioni come costo per il combustibile e oltre 120 milioni come costi di impianto. Nell'insieme, il risparmio a favore della collettività sarebbe di oltre 200 milioni l'anno.
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