sabato 3 gennaio 2009
Revocati gli arresti domiciliari a Gambale e Mautone, confermati invece per l'imprenditore Romeo.  Intanto scoppia il caso Jervolino: «Aspetto fino a lunedì, poi si va a elezioni anticipate».
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Il Tribunale del Riesame di Napoli ha confermato gli arresti in carcere per l'imprenditore Alfredo Romeo. Per un vizio di forma invece il Tribunale ha annullato le ordinanze di custodia agli arresti domiciliari emesse nei giorni scorsi nei confronti dell'ex assessore Giuseppe Gambale e dell'ex provveditore alle opere pubbliche della Campania e del Molise, Mario Mautone. Il tribunale ha accolto le eccezioni avanzate dai difensori - gli avvocati Domenico Ciruzzi, Marco Campora e Salvatore Maria Lepre - i quali non avevano ricevuto l'avviso di fissazione dell'udienza davanti al Riesame. Secondo indiscrezioni, i magistrati della procura intenderebbero emettere nelle prossime ore un provvedimento di fermo nei confronti dei due indagati.I giudici del Riesame intanto stanno proseguendo la camera di consiglio per decidere sulla posizione degli altri indagati. Il provvedimento dovrebbe essere emesso in serata. La Jervolino minaccia elezioni anticipate. Intanto però a Napoli scoppia il caso politico nella maggioranza che governa la città e che si trova nell'occhio del ciclone per l'indagine "Global Service". "O si finisce con questa tarantella o elezioni a primavera. La mia pazienza dura al massimo fino a lunedì". Ad affermarlo è stato il sindaco di Napoli Rosa Iervolino Russo al suo rientro a Palazzo San Giacomo, sede del Comune, in attesa, fa sapere, che Walter Veltroni rientri in Italia dalla Francia e con il quale avrà un colloquio telefonico. Affida a un gesto con la mano la sua intenzione di andarsene se "la situazione non si scioglie entro poche ore" il sindaco Iervolino, al rientro a Palazzo San Giacomo dopo una mattinata trascorsa tra telefonate e incontri per lavorare alla composizione della nuova Giunta."Credo di aver avuto una pazienza infinita - ha detto - ma si tenga conto che anche la persona più paziente e responsabile ha una riserva di pazienza che, però, non è infinita". "Sono una persona per la quale quello che va bene il venerdì va bene anche il sabato. Ma all'interno del mio partito pare che non tutti la pensino così". Nessun diktat, ribadisce, da parte della segreteria nazionale del Pd, "ma non si può continuare con questa tarantella per cui si concorda una cosa il venerdì e il sabato non va bene".In attesa però del rientro da Parigi di Veltroni, il sindaco dice: "Sono una donna di partito e so che contro il partito non si governa".
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