martedì 28 ottobre 2014
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Le valutazioni contenute nel Rapporto Svimez ancora una volta mettono in evidenza come dopo 50 anni il nostro Paese sia profondamente diviso, una divisione che penalizza tutto il Paese, non solo il Mezzogiorno": è il pensiero di monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, che ha firmato - riferisce il Sir - la prefazione al 'Rapporto Svimez 2014 sull'economia del Mezzogiornò. Per Galantino la divisione del Paese è "insostenibile" e dunque il Sud deve essere considerato "questione nazionale".Mons. Galantino, che oltre ad essere segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana è anche vescovo di una diocesi del Sud, Cassano all'Jonio in Calabria, ricorda il "ripetuto e costante appello della Chiesa italiana alla responsabilità sia dei rappresentanti istituzionali che di tutti i rappresentanti della società civile, affinché la questione del Mezzogiorno venga posta al centro dell'attenzione come grande questione nazionale".    Dopo aver richiamato i diversi documenti della Chiesa italiana sul tema del Sud e i pronunciamenti di Papa Benedetto XVI e di Papa Francesco per una economia che punti al benessere di tutti, mons. Galantino afferma che "è necessario un nuovo modello di sviluppo per l'Italia, in grado di superare sia la questione meridionale che quella settentrionale in una prospettiva nazionale". "L'Italia è divisa - afferma - e a noi cattolici la responsabilità di sollecitare e contribuire a rimuovere la storica, ormai insostenibile, divisione del Paese".
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