sabato 16 maggio 2015
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l reddito di cittadinanza non è stato capito, è stato guardato con preconcetto», dice la senatrice Nunzia Catalfo, del M5S. «È una misura a favore delle famiglie specie quelle con figli». Come ha trovato l’appello di Mattarella? È in linea con quello andiamo proponendo da sempre, a partire proprio dal reddito di cittadinanza, ma non solo. Misura letta come intervento assistenziale. Non è così? È tutto meno che assistenzialismo. È una misura attiva contro emarginazione e precariato, per far uscire 10 milioni di persone dalla soglia di povertà, fra queste un milione e mezzo di bambini. Si dà un’opportunità di lavoro, ma anche di riqualificazione, in cambio di un reddito che permetta a una famiglia di tornare a vivere una vita con un minimo di dignità. Ma anche con la sola leva fiscale si potrebbe fare molto. Il vero problema italiano è la frammentazione e la dispersività delle politiche di welfare. Anche questo ci ha esposto alle censure dell’Unione europea. E anche questo contribuisce a lasciare sole le famiglie in difficoltà. Che misure proponete, allora? C’è una proposta molto concreta al Senato che va incontro con sgravi fiscali alle famiglie numerose, prima firmataria è la nostra portavoce Ornella Bertorotta. Una proposta articolata, esposta a suo tempo anche all’Associazione famiglie numerose, che interviene con sgravi e agevolazioni di diverso tipo a favore delle famiglie con almeno 4 figli. Il progetto, dopo due anni, è stato finalmente incardinato in Commissione Finanze, e presto potrebbe arrivare in aula. Quale occasione migliore di questa per passare sulla famiglia dalle parole ai fatti?
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