martedì 28 novembre 2017
Centri di ricerca, residenze, verde, ma anche auto che si guidano da sole e impatto zero. Parla australiano il futuro dell'area espositiva
L'Albero della vita e il Padiglione Italia, simboli dell'Expo 2015 di Milano

L'Albero della vita e il Padiglione Italia, simboli dell'Expo 2015 di Milano

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Uffici,centri di ricerca, facoltà universitarie, residenze, negozi e poi tanto verde.Un luogo dove le auto si guideranno da sole. L'area alle porte di Milano che haospitato Expo 2015 si prepara a una nuova vita.

Tutta australiana e all'insegnadella sostenibilità. Perché la società che si è aggiudicata l'ambiziosoprogetto di trasformazione urbana, il gruppo di Real estate Lendlease, arrivadirettamente da Sidney. Ma é già attiva in Europa con diversi progetti dirigenerazione urbana, come ad esempio a londra dove ha realizzato il Villaggioolimpico e poi la sua trasformazione diventato oggi campus universitario.Expo2015 diventerà dunque una piccola città del futuro.

Un distretto a basso impattoambientale con una mobilità innovativa. Ilprogetto entrerà a pieno regime nel giro di circa 10 anni. "Portiamocapitale ed esperienze ma servizi e progettazione saranno a km zero chearriveranno dal territorio" ha dichiarato Andrea Ruckstuhl, LendleaseItalia e Europa.Ilmasterplan è stato realizzato in collaborazione con lo studio di architetturaCarlo Ratti. "Il progetto é legato al decumano il luogo dove andavamoavanti e indietro tutti i giorni - ha spiegato Ratti - abbiamo deciso diusarlo come asse per la nuova città: una grande strada che permetta alle personedi incontrarsi e parlarsi".

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