venerdì 18 ottobre 2013
I lavoratori dell'Igea non mollano. Per la città di Iglesias si profila il razionamento dell'acqua. La decisione di andare avanti con la protesta è stata presa nel pomeriggio dopo l'incontro con i segretari regionali e provinciali di Filctem, Femca e Uiltec.
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I lavoratori dell'Igea non mollano e l'occupazione dei pozzi continua a oltranza. Per la città di Iglesias si profila il razionamento dell'acqua. La decisione di andare avanti con la protesta a Pozzo Sella e Pozzo 2, i due siti da cui si pompa l'acqua che l'Igea vende al gestore idrico sardo è stata presa nel pomeriggio dopo l'incontro fra i lavoratori che occupano i pozzi e i segretari regionali e provinciali di Filctem (Giacomo Migheli e Francesco Garau), Femca (Marco Nappi e Nino D'Orso) e Uiltec (Mario Crò)."Sino a lunedì acqua ne hanno, se poi ci saranno problemi di una certa entità - hanno detto gli operai che si trovano al di là del cancello della galleria Villamarina che conduce a pozzo Sella - siccome non è nostra intenzione creare disagi alla popolazione provvederemo in qualche modo". Il resto è stato spiegato dai segretari regionali del sindacato agli altri lavoratori in una assemblea. "Qui si sta giocando il futuro della società e delle persone che vi lavorano - ha detto Crò della Uiltec - il primo nostro obiettivo è quello di evitare il fallimento della società. Sino a lunedì l'acqua non mancherà, ovviamente sarà necessario contingentarla. Al prefetto diremo che, pur tenendo conto di ciò che ha chiesto non siamo nella condizione di garantire che le pompe siano rimesse in marcia. A meno che da qui a lunedì non ci sia un segnale ragionevole e certo che ci faccia cambiare idea".Giacomo Migheli (Filctem) ha spiegato che "la decisione di rimanere qui non implica che il Comune di Iglesias rimane senza acqua, anche il sindaco è consapevole che sino a lunedì non ci saranno problemi per la città. Rimaniamo in attesa dell'incontro con il governatore Cappellacci". Infatti il prefetto di Cagliari, Alessio Giuffrida, ha preso l'impegno di convocare per il 22 ottobre alle 17, il giorno prima della data prevista per l'approvazione del bilancio 2012 di Igea (che consentirebbe di sbloccare i fondi per il pagamento degli stipendi ed evitare eventuali licenziamenti), il presidente della Regione e gliassessori dell'Ambiente e dell'Industria per risolvere la vertenza.
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