mercoledì 11 dicembre 2013
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Si può pensare ciò che si vuole della categoria dei giornalisti, ma quella che il presidente Letta ha impartito al capogruppo del M5S durante il suo discorso di stamattina in parlamento, è stata una autentica lezione. lezione di stile, di libertà e di convivenza. Insomma, una lezione di democrazia. «Che cosa dovrei fare – ha detto Letta, in risposta all'intervento del deputato del M5s Riccardo Nuti – io che ogni mattina leggo sui giornali le cose più strampalate, incredibili, scorrette e ingiuste sul mio operato. Ma è il mio punto di vista, caro collega Nuti, e c'è una differenza di fondo perché se lei ritiene che un giornalista leda le regole delle nostre istituzioni può rivolgersi alla magistratura, tutto il resto fa parte del normale dibattito politico e democratico». Ha proseguito Letta: «È inaccettabile mettere i giornalisti alla gogna. Rimango esterrefatto che il Movimento 5 stelle abbia voluto rilanciare la gogna contro i giornalisti». E ancora: «Accusare sempre gli altri di essere disonesti è inaccettabile», ha affermato il presidente del Consiglio che ha voluto esprimere solidarietà «al collega Faraone per le cose ingiuriose che sono state dette qui. La logica dell'ingiuria è inaccettabile».Quella di Letta, nonostante ciò che già sostengono alcuni grillini, non è stata un’astuzia per conquistarsi i giornalisti. Il Premier ha «solo» ribadito quelle normali regole che in troppi sembrano dimenticarsi ogni giorno. Perché, anche se a qualcuno può dare fastidio, in democrazia si vive così.​
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