mercoledì 24 novembre 2010
Di fronte all'ingresso principale di Palazzo Madama è partito anche un lancio di uova. I commessi sono riusciti a chiudere il portone respingendo l'irruzione.Il capo del presidio di polizia, è stato colpito da malore. Contuso un carabiniere. Per il ministro Gelmini le contestazioni «rischiano di difendere i baroni, i privilegi e lo status quo».
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Una parte degli studenti che oggi manifestano a Roma contro la riforma dell'università, si è diretta poco dopo le ore 12 al Senato, tentando un'irruzione. Di fronte all'ingresso principale è partito anche un lancio di uova. I commessi di Palazzo Madama, dopo non poche difficoltà, sono riusciti a chiudere il portone respingendo l'assalto. Il funzionario Francesco Capelli, capo del presidio di polizia, è stato colpito da malore. Per verificare cosa stava accadendo, insieme ad altri agenti, è arrivata trafelata la vice presidente del Senato, Rosi Mauro. "È uno scandalo quello che sta succedendo", ha urlato, riferendosi alla mancanza di controllo delle forze dell'ordine su Corso Rinascimento, dove si si affaccia il portone principale del Senato.Nel parapiglia, è rimasto contuso uno dei due carabinieri in alta uniforme che presidiano l'ingresso in occasione delle sedute d'Aula.Il corteo si era fermato prima anche davanti alla sede della Conferenza dei Rettori delle università italiane lanciando uova che hanno imbrattato anche il tricolore esposto fuori. Molti urlavano "i veri terroristi siete voi".  "Gli studenti che contestano le riforme del governo rischiano di difendere i baroni, i privilegi e lostatus quo". Lo ha affermato in una nota il ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini."Alcuni studenti - sostiene - vengono strumentalizzati da esponenti politici della sinistra che oggi hanno deciso di inscenare una sceneggiata sui tetti delle università". Polemizzando con l'opposizione il ministro ha aggiunto: "È da respingere il tentativo maldestro di alcuni di addebitare al governo o aitagli l'inefficienza del sistema universitario. I soldi invece - conclude - ci sono sempre stati, ma sono stati usati per moltiplicare posti, corsi di laurea inutili e sedi distaccate non necessarie".
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