giovedì 25 novembre 2010
Dopo il blitz di ieri al Senato, oggi la protesta degli studenti si è spostata alla Camera. Scontri e tensioni in varie città, da Palermo a Milano. Gruppi di giovani hanno occupato la Torre di Pisa, la Mole Antonelliana e il Colosseo. Il Governo è stato nuovamente battuto alla Camera su un emendamento di Fli alla riforma dell'Università, la cui discussione slitta a martedì.
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Dopo gli scontri di ieri a Roma, culminati con un assalto dei manifestanti al Senato e l'arresto di due di loro, oggi gli studenti sono tornati in piazza contro il ddl di riforma dell'Università, il cui esame è ancora in corso alla Camera. Per i due arrestati di ieri, Daniele Dantuono e Mario Caracciolo, accusati di violenza resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, oggi il giudice ha deciso di convalidare l'arresto disponendo però la loro remissione in libertà e fissando il processo per il 16 dicembre.Le proteste, intanto, si diffondono in tutta Italia. A Roma alcune migliaia di studenti hanno fatto un sit-in davanti a Montecitorio, dove hanno intonato cori contro il governo e acceso fumogeni, in mezzo a un forte dispiegamento di polizia. Hanno promesso che torneranno davanti alla Camera martedì prossimo, quando è in programma il voto finale sul disegno di legge. Poi un drappello è entrato al Colosseo esponendo uno striscione che reca la scritta "Nessun taglio, nessun profitto" e hanno dato vita a un corteo all'interno dell'Anfiteatro Flavio. All'università di Firenze dove qualche centinaio di giovani si è riunito per protestare contro la partecipazione di Daniela Santanchè, sottosegretario all'Attuazione del programma a un dibattito, la situazione è degenerata e la polizia ha fatto tre cariche di alleggerimento, al termine delle quali cinque studenti sono rimasti contusi.Più spettacolare la protesta a Pisa dove una ventina di ragazzi ha occupato la Torre pendente, mentre altri hanno circondato la base della torre impedendo l'ingresso ai turisti. Scontri anche a Milano, dove ci sono stati due feriti. A Torino circa mille di studenti partiti in corteo dalla sede delle facoltà umanistiche hanno protestato prima davanti alla sede del palazzo della Regione a piazza Castello, lanciandovi contro uova, poi sono andati alla stazione di Porta Susa, dove hanno bloccato i binari. Infine sono saliti sulla Mole Antonelliana. "La protesta andrà avanti ad oltranza fino a quando non otterremo il ritiro del ddl", ha detto a Reuters Giorgio Paterna, studente di Economia ad Ancona e coordinatore dell'Udu, l'Unione degli universitari. "Fra ieri e oggi abbiamo occupato l'ateneo di Cagliari, siamo sui tetti delle facoltà di Ingegneria di Palermo e Roma, vogliamo occupare il rettorato di Ferrara", ha detto ancora Paterna.Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini replica alle accuse di volere approvare una legge per escludere dall'università i precari della ricerca, denunciando una "inquietante saldatura tra baroni e manifestanti". "I baroni, attraverso alcuni studenti, tentano di bloccare una riforma che rende l'università italiana finalmente meritocratica, che pone fine al malcostume di parentopoli, che blocca la proliferazione di sedi distaccate inutili e di corsi di laurea attivati solo per assegnare cattedre ai soliti noti", ha detto stamani in una nota. "Ho sempre rispettato le proteste ma la forma assunta ieri è stata totalmente inaccettabile", ha aggiunto.L'ipotesi di alleanza tra contestatori e professori di lungo corso (baroni) è stata respinta dal coordinatore degli studenti. "Da 15 anni denunciamo mali e baronie (dell'università), (difendiamo) il carattere pubblico del diritto allo studio", ha detto ancora il coordinatore dell'Unione degli studenti, secondo cui il movimento si batte contro la trasformazione delle Università in luogo elitario e la privatizzazione dei consigli di amministrazione.
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