giovedì 6 agosto 2020
Nuove indicazioni del CTS.Distanziamento anche su treni regionali. Restano chiusi discoteche e stadi. Impennata contagi giornalieri per focolaio a Mantova. L'Oms elogia l'Italia:"Esempio per tutti".
Il ministro della Salute Roberto Speranza

Il ministro della Salute Roberto Speranza - EPA/Alessandro Di Meo

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Italia lodata dall'Oms per le misure anti-Covid intraprese: "Un esempio per gli altri Paesi". Intanto però – nonostante i numeri sempre bassi – i nuovi casi di coronavirus ieri sono raddoppiati rispetto alle 24 ore precedenti. In vista del Dpcm del 4 settembre con le nuove norme per la ripresa, il Comitato tecnico scientifico ha indicato al governo altre regole e divieti da adottare per contenere l’epidemia, che sta riprendendo vigore nel resto d’Europa. Con un solo obiettivo, da tenere ben saldo: la prudenza assoluta.

Noi siamo fuori dalla tempesta, ma l’andamento in lieve rialzo della curva dei contagi e la “febbre” del coronavirus che imperversa pericolosamente in Francia, Germania, Spagna e nei Paesi balcanici ci impongono ancora rigore nei comportamenti e nelle misure di sicurezza e di igiene da osservare. Sarebbe in arrivo, quindi, una nuova stretta, ma con qualche allentamento delle prescrizioni. Gli esperti del Cts, riunitisi ieri pomeriggio, ribadiscono il loro fermo “no” alla riapertura, per il momento, delle discoteche e degli stadi ai tifosi per evitare pericolosi assembramenti e suggeriscono ai presidenti delle Regioni di far rispettare la capienza al 50% e il distanziamento di un metro sui treni e sui mezzi pubblici tranne che nei sedili in linea verticale dove non esiste il "faccia a faccia” tra i passeggeri. Puglia e Abruzzo fanno segnare numeri positivi – rispettivamente 23 e 19 nuovi casi – che non si registravano da settimane. Solo la Valle d’Aosta a zero. Sale, per il secondo giorno, il saldo dei ricoverati con sintomi: sono 3 in più per un totale di 764. Invariate, invece, le terapie intensive (41).

Niente limite all’occupazione del 100% dei posti sugli aerei, invece, perché nelle cabine passeggeri è garantito il continuo ricambio dell’aria. L’orientamento del Comitato tecnico scientifico sulle fiere sarebbe quello di concedere il “via libera” seppure con limiti sul numero di espositori e visitatori e sui percorsi di ingresso e uscita dai padiglioni. L’uso dei termoscanner all’ingresso di uffici ed esercizi pubblici non dovrebbe più essere obbligatorio, pur rimanendo il divieto, per ogni lavoratore, di uscire da casa se si ha una temperatura superiore ai 37.5 gradi.

Rimangono l’obbligo della mascherina al chiuso e la raccomandazione di lavarsi spesso le mani. Ma, come abbiamo detto, la sinusoide che rappresenta l’andamento dell’epidemia è in rialzo. Salgono infatti da 190 a a 348 i contagi accertati ieri attraverso 56.451 tamponi testati (erano stati 43.788 martedì), ma si tratta di un’impennata dovuta soprattutto al focolaio scoppiato in un’azienda agricola del Mantovano con 97 lavoratori positivi, tutti asintomatici tranne uno. Al conto quotidiano, diffuso dal Bollettino del ministero della Salute si aggiungono poi altri 10 decessi (erano 5 il giorno precedente e in tutto sono arrivati a 35.181) e 3 ricoverati con sintomi in più nelle corsie degli ospedali (in totale sono 764).

Resta stabile, invece, il computo dei pazienti trasferiti nei reparti di rianimazione per sindromi polmonari riconducibili al virus: 41. La tendenza al raddoppio dei nuovi malati, oltre che in Lombardia, si riscontra in Veneto (da 20 a 41), Piemonte (da 8 a 21), Abruzzo, Puglia e Sicilia, con il cluster di Scicli (il paese di Montalbano), in provincia di Ragusa, dove un gruppo di 16 ragazzi in vacanza è stato trovato positivo (e c’è stato anche un morto). E, sempre ieri, è stato dopo una videochiamata tra i due che il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha ringraziato il ministro della salute Roberto Speranza: "La tua leadership e umiltà sono fonte di ispirazione per le altre nazioni che stanno imparando e agendo sulla base dell’esperienza italiana". "I mesi del Covid hanno dimostrato che solo unendo le energie si può vincere la battaglia contro il virus. Per questo è importante rendere più forti le organizzazioni internazionali a cominciare dall’Oms", ha risposto il responsabile della sanità del governo Conte.

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