mercoledì 19 novembre 2014
​​​I terroristi Mambro e Fioravanti condannati a risarcire due miliardi di euro per i danni causati e le spese processuali.
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​Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, i terroristi dei Nar condannati in via definitiva per la strage alla stazione di Bologna, sono stati condannati in sede civile al risarcimento danni di oltre due miliardi per i danni materiali, morali, di immagine e spese processuali relativi alla strage del 2 agosto 80, che causò 85 morti e 200 feriti. La sentenza è arrivata dal giudice Francesca Neri della terza sezione civile del Tribunale di Bologna: la causa era stata avviata nel 2013 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell'Interno, parti civili nel procedimento penale, con il patrocinio dell'Avvocatura dello Stato: la causa chiedeva di fatto di quantificare il danno già accertato in forma generica dalle sentenze penali. È stata così stabilita la cifra di 2 miliardi 134 milioni e 273 mila euro. La gravità di quel fatto", cioè della strage della stazione di Bologna, è "di livello senza pari nella storia dell'Italia". Lo scrive il giudice che ha condannato Giusva Fioravanti e Francesca Mambro al risarcimento da 2,1 miliardi di euro. Un ulteriore profilo da considerare, scrive in un altro passaggio, "è che ormai, a distanza di 34 anni, può dirsi che tale evento sia rimasto impresso in modo indelebile nella coscienza collettiva della nazione, come un vero e proprio danno permanente". Se è vero che, osserva il giudice Francesca Neri, come affermano Mambro e Fioravanti, negli anni immediatamente precedenti si erano già verificati numerosi e gravi "atti sanguinosi", "è vero però che l'esplosione dell'ordigno del 2 agosto 1980 alla stazione ferroviaria di Bologna provocava da sola la morte di 85 persone e il ferimento di altre 200; la gravità di quel fatto, in sé e per sé considerato, per l'entità delle conseguenze lesive a persone e cose, per lo sgomento e il senso di insicurezza che provocava nell'opinione pubblica, dovuto anche alla circostanza che si trattasse di un attentato ad una via di comunicazione, tale da colpire in modo imprevedibile e indiscriminato, è di livello senza pari nella storia dell'Italia, ed è secondo in ambito europeo solo agli attentati di Madrid dell'11 marzo 2004". Si può quindi affermare che il fatto commesso "abbia leso con gravità estrema una molteplicità di beni, di cui è titolare lo Stato italiano, e che sono di rango fondamentale". Soddisfazione è stata espressa dall'Avvocatura dello Stato: "La domanda è stata accolta così come era stata formulata" commenta l'Avvocato Fausto Baldi, sottolineando i tempi celeri della decisione. "È una cosa molto positiva, forse chissà sono finite le coperture, i patti del silenzio forse sono cessati, forse.....": questo il commento a caldo di Paolo Bolognesi, Presidente dell'Associazione familiari delle vittime della Strage del 2 Agosto 80, alla sentenza. "Speravamo, ma non ce l'aspettavamo - commenta Bolognesi - hanno avuto una impunità fino adesso in tutti modi, il fatto che è arrivata una notizia di questo tipo ci fa sperare che siano finite le connivenze".
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