lunedì 27 giugno 2016
​La scritta "Allah è grande" è comparsa sul basamento nella notte tra sabato e domenica. La diocesi: "Usare il nome di Dio per offendere gli altri è una bestemmia". La Procura aprirà un'indagine.
Bologna, danneggiata statua di San Petronio
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​ ​La scritta "Allah Akbar" sul basamento della statua di San Petronio, patrono di Bologna, situata in piazza di porta Ravegnana proprio sotto le Due Torri. La frase in arabo, che significa "Allah è grande", è comparsa nella notte tra sabato e domenica ed è stata tracciata con spray bianco; potrebbe essere frutto di una bravata vandalica come di una provocazione. La Procura di Bologna aprirà un fascicolo per danneggiamento aggravato su bene di interesse artistico. Intanto la Digos della questura sta acquisendo i filmati registrati dagli impianti di videosorveglianza della zona. È infatti presumibile che le numerose telecamere dell'area abbiano immortalato chi ha compiuto il gesto.     L'Arcidiocesi ha fatto sapere di condannare fermamente l'atto di chi ha imbrattato con una scritta provocatoria il piedistallo della statua di San Petronio, simbolo civile e religioso della Città. "Usare il nome di Dio per offendere gli altri è una bestemmia". "Alle autorità preposte - hanno sottolineato fonti dell'Arcidiocesi - il compito di individuare i responsabili. A tutti i cittadini chiediamo di non cedere a logiche di contrapposizione e di far piuttosto prevalere le ragioni della collaborazione, tra tutti, per una pacifica convivenza".    La scritta, intanto, verrà cancellata rapidamente: "Ho già attivato il settore competente per la pulizia del monumento", ha garantito il sindaco Virginio Merola. "Mi auguro sia solo una bravata di qualche sciocco - ha commentato il primo cittadino -. Bologna ha dimostrato di essere una città dove diverse culture e religioni da secoli convivono e sanno dialogare, gesti simili non possono trovare cittadinanza". La basilica di San Petronio - distante poche centinaia di metri dalla statua - è uno dei luoghi sotto vigilanza dopo gli atti terroristici in Francia. L'edificio di culto è da anni tenuto sotto osservazione per la presenza di un affresco di Giovanni da Modena, che ritrae Maometto mentre viene percosso da demoni, avvolto dalle fiamme dell'inferno.
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