La scritta "Allah Akbar" sul basamento della statua di San Petronio, patrono di Bologna, situata in piazza di porta Ravegnana proprio sotto le Due Torri. La frase in arabo, che significa "Allah è grande", è comparsa nella notte tra sabato e domenica ed è stata tracciata con spray bianco; potrebbe essere frutto di una bravata vandalica come di una provocazione.
La Procura di Bologna aprirà un fascicolo per
danneggiamento aggravato su bene di interesse artistico. Intanto
la Digos della questura sta acquisendo i filmati registrati
dagli impianti di videosorveglianza della zona. È infatti
presumibile che le numerose telecamere dell'area abbiano
immortalato chi ha compiuto il gesto.
L'
Arcidiocesi ha fatto sapere di condannare fermamente
l'atto di chi ha imbrattato con una scritta provocatoria il
piedistallo della statua di San Petronio, simbolo civile e
religioso della Città. "Usare il nome di Dio per offendere gli
altri è una bestemmia". "Alle autorità preposte - hanno
sottolineato fonti dell'Arcidiocesi - il compito di individuare
i responsabili. A tutti i cittadini chiediamo di non cedere a
logiche di contrapposizione e di far piuttosto prevalere le
ragioni della collaborazione, tra tutti, per una pacifica
convivenza".
La scritta, intanto, verrà cancellata rapidamente: "Ho già
attivato il settore competente per la pulizia del monumento", ha
garantito il
sindaco Virginio Merola. "Mi auguro sia solo una
bravata di qualche sciocco - ha commentato il primo cittadino -.
Bologna ha dimostrato di essere una città dove diverse culture e
religioni da secoli convivono e sanno dialogare, gesti simili
non possono trovare cittadinanza".
La basilica di San Petronio - distante poche
centinaia di metri dalla statua - è uno dei luoghi sotto
vigilanza dopo gli atti terroristici in Francia. L'edificio di
culto è da anni tenuto sotto osservazione per la
presenza di un affresco di Giovanni da Modena, che ritrae
Maometto mentre viene percosso da demoni, avvolto dalle
fiamme dell'inferno.